Nuova visita a Lione per Lara Colturi, comincia la seconda fase della riabilitazione: "Farò ancora velocità"

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Nuova visita a Lione per Lara Colturi, comincia la seconda fase della riabilitazione: "Farò ancora velocità"

A due mesi dall'infortunio al crociato rimediato ai Mondiali, il talento piemontese che gareggia per l'Albania prosegue nel percorso di recupero per rientrare già a Soelden. Interessanti le sue parole ai colleghi di "Ski Racing Media".

Lo scorso 7 febbraio, Lara Colturi vedeva finire anzitempo la prima stagione tra le grandi, lei che a 16 anni è sbarcata subito in Coppa del Mondo direttamente dal panorama dello sci giovanile.

Ha sorpreso tutti, ha fatto discutere parecchio anche per la scelta di gareggiare a livello FIS per i colori dell'Albania, visto che con la famiglia si è deciso di proseguire nel percorso tecnico intrapreso con i genitori, la mamma Daniela Ceccarelli e papà Alessandro Colturi, che certo andava in contrasto con la trafila federale da seguire, ma sul talento della piemontese classe 2006 c'è poco da discutere.

Purtroppo, è già arrivato il primo grave infortunio di una carriera appena cominciata con risultati da sogno, col debutto ai Mondiali jr che l'ha vista vincere l'oro in super-g, il bronzo in gigante e chiudere 4^ nella sua prima discesa in assoluto, ma anche e soprattutto cinque piazzamenti a punti in Coppa del Mondo, dal 17° in gigante a Killington (col pettorale 58 e firmando il 4° tempo nella 2^ manche) al 25° in slalom sulle nevi di casa, a Sestriere, passando per il 20° di Semmering e altri due 17esimi, quelli nelle due gare tra le porte larghe a Kronplatz.

Prima del debutto iridato a livello seniores, che non ci sarà visto che Lara si è rotta il legamento crociato anteriore del ginocchio destro nel riscaldamento della prova della discesa mondiale (che non avrebbe comunque disputato, ma il training era propedeutico al super-g) a Méribel. Due mesi più tardi, il talento valsusino è tornata proprio nella giornata di ieri a Lione, per un'altra visita di controllo che ha dato il via alla seconda fase della riabilitazione, che continuerà a svolgere nel centro fisioterapico di Hauteville-Lompnes.

Rifarei tutto allo stesso modo, è stata un'annata lunga, molto intensa ma fantastica – ha raccontato Colturi in una lunga intervista concessa recentemente a “Ski Racing Media” – Potevo sognare qualche piazzamento a punti, ma non di avvicinarmi più volte alla top 15. Uno dei ricordi più belli, pur non avendo concluso nelle trenta, è il super-g di Sankt Moritz perchè segnava il mio debutto nella velocità e mi sono divertita tantissimo, come se conoscessi quel pendio e quella disciplina da sempre.

Sì, continuerò a fare velocità, in fondo il super-g è simile al gigante, solo un po' più lungo, mentre sinora ho fatto poca discesa anche in allenamento e serve tanta esperienza”.

E' stato sulla pista da gigante più impegnativa al mondo, la “Erta” che ha visto Kronplatz ospitare un doppio appuntamento nel giro di 24 ore, che Lara Colturi ha incantato. “Va detto che in quel caso ho avuto il vantaggio di essermi allenata la settimana precedente – prosegue – poi abbiamo deciso di non partecipare agli slalom di Spindleruv Mlyn, perché mi sentivo stanca. Molti sono rimasti sorpresi da questa scelta, ma siamo tornati a casa dopo un buon allenamento e ci voleva un po' di pausa. E quando sono arrivata a Méribel mi sentivo davvero bene, peccato non aver fatto la combinata alpina ma non avevo abbastanza punti per prendere il via.

E dopo l'infortunio, ho pensato che ce l'avrei fatta a tornare in pista già il giorno successivo, ma la diagnosi era stata chiara e si è deciso poi di intervenire chirurgicamente perchè non serviva forzare, avendo così tanti anni davanti. Perchè non ho parlato dopo quanto successo? Non me la sono sentita di entrare nei dettagli e di rivivere quel momento, ma sono rimasta sorpresa dai tantissimi messaggi di supporto ricevuti. Ho portato la mia mente a focalizzarmi su altro, ragionando che avrei avuto più tempo anche per lo studio, al quale tengo molto”.

Lara frequenta lo Ski College Frejus a Bardonecchia, dove studia economia e marketing, “ora ho tempo di fare tante cose che avevo messo da parte negli ultimi sette mesi, ma certo non vedo l'ora di tornare sugli sci”.

Il programma sarà differente rispetto all'estate 2022, quando per raccogliere punti si decise di affrontare la lunga trasferta sudamericana, con il successo nella generale della South American Cup che è stato il primo passo di Colturi a livello seniores. Laddove non riuscì ad esordire in CdM, per la cancellazione del gigante inaugurale della scorsa CdM, ripartirà il suo percorso: a Soelden, tra poco meno di 7 mesi, Lara partirà pure nelle trenta visto che i ritiri di Worley e Frasse-Sombet la porteranno al 29° posto della WCSL.

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