Sochi, - 10. Federica Brignone: "Cercherò di isolarmi da tutto..."

Sochi, - 10. Federica Brignone: 'Cercherò di isolarmi da tutto...'
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OlimpiadiParola alla valdostana

Sochi, - 10. Federica Brignone: "Cercherò di isolarmi da tutto..."

MILANO - Quattro chiacchiere con la 23enne valdostana a quattro giorni dall'ultimo weekend di Coppa del Mondo prima dei Giochi di Sochi, previsto sabato a Kranjska Gora, in Slovenia, dove proprio Federica fu 2a nel 2012 in gigante! Si parla di Vancouver 2010, di Sochi e molto altro... 

Da Vancouver 2010, giovane, spensierata, senza troppi pensieri per la testa, a Sochi, più matura, più vincente, ma con un infortunio in mezzo che le ha fatto perdere quasi un’intera stagione e capire molte cose. Federica Brignone da La Salle, Valle d’Aosta, si appresta a salpare per la Russia con la Nazionale italiana di sci alpino per la seconda olimpiade della sua vita agonistica.

In gigante finora vanta sei podi in Coppa del Mondo (l'ultimo alle Finali di Schladming 2012) e l’argento iridato a Garmisch-Partenkirchen 2011. Una testa da campionessa, una simpatia contagiosa, una spontaneità unica e una sciata leggera di cui non puoi non innamorarti. Ma in questa annata, quella del rientro, le manca ancora il podio, quello che darebbe grande sicurezza in più in vista dell'appuntamento a Cinque Cerchi, anche se dopo Soelden ha ritrovato un rendimento costante ad alto livello. “Adesso mi sento bene. Una volta rotto il ghiaccio in Austria, a ottobre, con il rientro in Coppa del Mondo, mi sono svegliata. Ho iniziato a fidarmi molto di più, dalla trasferta in Nord America le cose sono cambiate per me, ho preso più fiducia e ora va bene così. A Lienz, nell'ultimo gigante, ci tenevo a fare meglio del sesto posto, ovviamente, mi sentivo molto in forma, pensavo di poter scalare qualche posizione nella seconda manche, ho avuto anche un po’ di sfortuna quando la mia lamina ha incocciato un sasso, ma ho pure commesso qualche errore di troppo. L’importante è che sia scesa per vincere, con l’atteggiamento giusto”.

Cinque giganti in un mese, tra fine novembre e fine dicembre, poi nessuno a gennaio. Calendario pazzerello anzichenò, quello di Coppa. Sabato prossimo si tornerà a gareggiare tra le porte larghe a Kranjska Gora, in Slovenia, sulla Podkoren 3, pista bella, difficile (specie se la neve è ghiacciata), sulla quale la figlia di Ninna Quario fu 2a due anni fa. Sarà l’ultimo gigante prima di Sochi… “Purtroppo bisogna venire in contro anche alle esigenze degli organizzatori. Da una parte mi dispiace, certo, perché a dicembre ero in forma e avrei voluto dare continuità ai risultati. Dall’altra dico che grazie a questa situazione ho potuto dedicarmi anche a slalom e superG, cioè ho liberato un po’ la testa e questo ti aiuta moltissimo. A Kranjska l’atteggiamento sarà sempre lo stesso, si scende per arrivare primi e stop. Non mi interessa il 25° posto!”.

Poi, si apre l’album dei ricordi olimpici:  “Vancouver è stato un sogno per me, ho vissuto uno spirito olimpico pazzesco, guardato mille altri sport, fatto il tifo per tutte le nostre altre squadre, partecipato alla vita del villaggio e sentito l’atmosfera vera dell’Olimpiade. Sì, mi sono divertita. Sochi? Cercherò di isolarmi dal… mondo, perché non voglio che diventi uno stress enorme, tutti non fanno che parlarti delle Olimpiadi, la gente non sa chiederti d’altro e ricordartelo ogni giorno. Quindi, anche se alla fine non ci pensi molto e non sei in realtà stressata, finisci per metterti molta pressione addosso lo stesso…”. Basta ricordarsi una ricetta semplice, aggiungiamo noi: pensare prima di tutto a divertirsi. Il resto verrà di conseguenza. 

In bocca al lupo gigante, Fede

 

 

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