Una Brignone da sogno verso coppe e record: viaggio nei suoi numeri... e non solo

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Una Brignone da sogno verso coppe e record: viaggio nei suoi numeri... e non solo

La valdostana ad un passo da Compagnoni e Kostner in termini di successi, ma c'è tanto altro in una crescita che la può portare a diventare la più grande azzurra di sempre, tra sfere di cristallo, Mondiali di Cortina 2021 e i Giochi di Pechino 2022.

La straordinaria stagione che sta vivendo la nazionale femminile di sci alpino, sancita da numeri eccezionali come i 20 podi complessivi (mai così bene a questo punto della stagione e a sole 5 lunghezze dal record assoluto), le 7 vittorie e la vetta della classifica per nazioni, oltre a piazzare per cinque volte almeno due atlete sul podio, evento mai accaduto prima come quattro tra le prime dodici della generale di Coppa del Mondo, vede Federica Brignone quale riferimento di un team eccezionale.

Certo, Sofia Goggia avrà ancora tempo per portare a casa qualche successo e lottare ancora almeno per la sfera di cristallo in super-g, così come l'esplosione definitiva di Marta Bassino fa benissimo pensando al futuro (e poi ci sono Nicol Delago, Elena Curtoni, Francesca Marsaglia, tutte a podio in stagione), ma la 29enne valdostana è arrivata ad una maturità agonistica che, forse, nessuno si sarebbe aspettato a questi livelli.

E' lei l'anti Shiffrin, anche se per quest'anno servirebbe un'impresa colossale per scalzare la statunitense dal trono: sono 270 i punti di distacco di Fede, con 18 gare ancora in calendario visto che, se tutto andrà nel verso giusto, verrà recuperata la discesa cancellata a Rosa Khutor. Parliamo di 4 discese, 3 super-g, 4 giganti, altrettanti slalom, 2 combinate e lo slalom parallelo di Are. Sulla carta, bisognerebbe recuperare a Shiffrin una cosa come 600 punti tra tutte le gare esclusi gli slalom (dove Mikaela può portare tranquillamente a casa oltre 340-350 punti), anche se Brignone potrebbe raccogliere qualcosa di buono anche tra i pali stretti, partecipando alle prove di Maribor, Ofterschwang, Are e Cortina.

Missione quasi impossibile e giustamente la stessa Federica non ne parla, concentrandosi sulla lotta per le sfere di cristallo di specialità: sì, perchè se ha sempre sognato di vincere quella di gigante, ora la 29enne di La Salle ha addirittura tre possibilità (sarebbe anche terza in quella di parallelo e sesta in discesa...) per altrettanti pettorali rossi che indossa attualmente. In super-g è battaglia totale, con tre gare al termine, in gigante il margine su Shiffrin è discreto (61 punti) ma ci sono ancora quattro sfide da affrontare, mentre nelle due combinate potrà accadere di tutto, con Holdener e Bassino che la seguono in classifica dopo l'unica disputata e vinta da Fede ad Altenmarkt-Zauchensee.

Quel che è certo, Brignone ha già battuto il proprio record personale di punti (955 contro 895), ma può pensare eccome al primato per l'Italsci femminile di Goggia (1197 nel 2016/17) e pure a quello assoluto di Alberto Tomba, che arrivò a quota 1362 nell'annata 1991/92 (e che non bastò per il trionfo di Albertone, battuto da Accola).

E' chiaro che una delle cifre più affascinanti è quella delle vittorie in Coppa del Mondo: con la perla di Rosa Khutor siamo a 14, a -1 da Isolde Kostner e -2 da Deborah Compagnoni, mentre in termini di podi il terzo posto a quota 36 è ancora un po' distante dalla valtellinese, seconda con 44, e dalla gardenese che ne ha raccolti 51. Compagnoni e Putzer che si possono raggiungere, per Federica, in termini di gare vinte in una sola singola stagione, ovvero 5 (Brignone attualmente è a 4, chiaramente il suo record).

Cosa manca ad una carriera già eccezionale? Una coppa da portare a casa e un titolo in un grande evento. Il Mondiale di Cortina 2021 è già lì, appena 12 mesi più avanti, i Giochi Olimpici di Pechino 2022 un altro salto più in là. Seguita da un team di altissimo livello coordinato da Gianluca Rulfi, da una famiglia che l'ha lanciata nel mondo dello sci coi tempi e i modi giusti (e non poteva essere altrimenti, con una campionessa come Ninna Quario), e un fratello come Davide (nella foto con la sorella) che la segue come un'ombra e ha contribuito, eccome, a far sì che Fede sbocciasse definitivamente per scrivere la storia dello sci azzurro.

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