Adesso il re dei pali larghi è Marcel Hirscher: suo il gigante dell'Alta Badia

L’austriaco vince per la prima volta su una delle piste più difficili del mondo per i pali larghi precedendo praticamente in volata il francese Alexis Pinturault e di 58 lo statunitense Ted Ligety. Se in Val-d’Isère lo statunitense non era arrivato e Hirscher ne aveva approfittato stavolta l’austriaco ha vinto il duello in pista proprio dove l’anno scorso aveva massacrato tutti con distacchi d’altri tempi.

Hirscher è al 21° successo in Coppa del Mondo e al nono in gigante, specialità della quale vuole assolutamente riprendersi il trofeo che era stato suo due anni fa, ora ha 60 punti di vantaggio su Ligety, mentre in classifica generale si porta a 95 lunghezze da Aksel Lund Svindal, oggi tredicesimo. Hirscher ha 24 anni e continua a migliorare il suo rendimento ogni anno che passa e per i suoi avversari rischia di essere notte fonda ancora per molti anni in chiave sfera di cristallo assoluta.

I tre del podio sono ormai degli habitué in gigante e gli altri sono lontani anni luce, il quarto, il tedesco Fritz Dopfer, è a 1”37 da Hirscher e a 79 centesimi da Ligety ma ripete il risultato di un anno fa, miglior piazzamento eguagliato in carriera per lo statunitense Tim Jitloff, quinto come a Sestriere il 21 febbraio 2009 sempre in gigante, era fuori dalla top ten dal 6 dicembre 2011 quando fu decimo a Beaver Creek, ex-aequo con lui c’è il sempre positivo tedesco Felix Neureuther.

Settimo l’eterno austriaco Benni Raich e ottavo l’altro tedesco Stefan Luitz: mai tre tedeschi erano arrivati insieme nei primi dieci di un gigante da quando la Germania è unita. Chiudono la top ten il norvegese Leif Kristian Haugen, nono, e il francese Steve Missillier, decimo davanti al connazionale Cyprien Richard, undicesimo, e al norvegesino Henrik Kristoffersen, dodicesimo e autore del miglior tempo parziale nella seconda manche che gli ha fruttato una grande rimonta dal ventinovesimo posto.

Male l’Italia su una pista che è quasi sempre stata amica degli azzurri: Manfred Moelgg è stato il migliore dei nostri ma è sceso dal sesto posto della prima frazione al sedicesimo finale, peggio era andata solo il 19 dicembre 1999 quando il migliore era stato Patrick Holzer, ventesimo. Gli altri azzurri al traguardo oggi: diciannovesimo Florian Eisath, quinto tempo parziale nella seconda manche e sette posizioni recuperate rispetto alla prima, ventunesimo Davide Simoncelli, venticinquesimo Massimiliano Blardone, ventiseiesimo Luca De Aliprandini, fuori nella seconda metà gara Roberto Nani. La Coppa del Mondo maschile riprenderà dopo Natale, per l’esattezza il 29 dicembre con la discesa sulla Stelvio di Bormio.