Carte rimescolate nella 1^ prova della discesa maschile di Courchevel: ok Inner e Marsaglia, Paris lontano

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Carte rimescolate nella 1^ prova della discesa maschile di Courchevel: ok Inner e Marsaglia, Paris lontano

Tanti big lontani nel primo approccio con la "Eclipse", verso la gara di mercoledì che assegnerà la sfera di cristallo di specialità. "Domme": "Non sembra neppure una discesa pura".

Carte rimescolate e outsider davanti nella prima delle due prove alle finali di Courchevel-Méribel. Mercoledì la discesa maschile vedrà Aleksander Aamodt Kilde difendere 23 punti di margine su Beat Feuz, anche se teoricamente in corsa ci sarebbero pure Dominik Paris e Matthias Mayer.

Josef Ferstl, seppur con un salto di porta, ha chiuso al comando il training davanti agli svizzeri Hintermann (+ 0”18) e Rogentin (+ 0”33), poi ci sono gli azzurri con Innerhofer 4° a 36 centesimi e Marsaglia 5° a 64. D'altronde, questa “Eclipse” così impegnativa e con velocità basse, può davvero esaltare le caratteristiche tecniche dell'altoatesino e del piemontese.

Se Kilde ha chiuso sesto, Feuz è lontano quasi un secondo dal diretto rivale, con tanti big che si sono semplicemente testati con ampio margine, da Mayer a Odermatt, da Kriechmayr allo stesso Paris che ha pagato 3”53 e ammette di aver trovato tante difficoltà in questa prima assoluta. “Ho fatto un po' fatica oggi, poi ho sbagliato una curva e mi sono lasciato andare. E' un tracciato molto angolato, ci sono tante curve, secondo me non è neppure una discesa pura – spiega Domme a fisi.org - Ci sono atleti però che hanno fatto vedere che si può fare bene, per cui vedremo cosa salterà fuori dalla seconda prova”.

Per Matteo Marsaglia, “è una pista che gira molto, quindi si addice alle mie caratteristiche. Mi sono divertito, siamo lì davanti sia io che Inner. E' anche una prova che lascia un po' il tempo che trova perché era una primissima per tutti. Volevo anche vedere come stavo fisicamente, dopo Kvitfjell ho avuto anche un po' di influenza. Poi comunque le gambe hanno retto abbastanza bene e sono contento. Nella seconda prova bisognerà provare a stringere un po' le linee e portare fuori velocità lo stesso”.

Christof Innerhofer: “Il ginocchio è ancora un po' gonfio, ma ho cercato comunque di attaccare, perché l'attacco è la miglior difesa. La pista è tecnica con salti e tante curve, a me piace. Per come sto, sarà difficile finire bene la stagione, ma ci proverò come sempre e vedremo cosa arriverà”.

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