Che cinema, la 3Tre a Firenze: Edalini, Gros e Rocca lanciano Campiglio nella culla del Rinascimento

Foto di Redazione
Info foto

Foto Bisti

Sci Alpinol'evento

Che cinema, la 3Tre a Firenze: Edalini, Gros e Rocca lanciano Campiglio nella culla del Rinascimento

Al rinnovato Giunti Odeon, una nuova tappa del "3Tre on Tour" per presentare lo slalom maschile di Coppa del Mondo in programma il 22 dicembre. E ci sarà un docufilm per la 70esima edizione.

In settanta edizioni, di storie da film la 3Tre di Madonna di Campiglio ne ha scritte molte: d'altra parte, fra grandi protagonisti, sceneggiature e colpi di scena da cardiopalma e le scenografie uniche delle Dolomiti di Brenta, gli ingredienti non sono mancati di certo.

In attesa di presentare il Docufilm realizzato in occasione della settantesima edizione, che sarà proiettato in anteprima mercoledì 6 dicembre presso la sede di Ferrari Trento, ieri la 3Tre ha già conquistato il palco del cinema Giunti Odeon, la splendida location storica rinnovata da Giunti nel centro storico di Firenze per diventare, oltre che cinema, anche libreria, caffè e location per eventi.

L'occasione era, naturalmente, presentare l'edizione della grande classica dello slalom in programma venerdì 22 dicembre sul Canalone Miramonti (prima manche alle ore 17:45, la seconda dalle 20:45), e farlo nel segno della sua storia e dei suoi grandi protagonisti. Proprio Giunti, infatti, ha edito “3Tre – La Grande Storia”, il volume realizzato dallo storico della classicissima trentina, Paolo Luconi Bisti, e dedicato allo straordinario percorso dell'evento, dagli anni '50 fino ad oggi, in un viaggio fra parole e fotografie inedite estratte dall'archivio Bisti, iniziato da papà Giovanni Battista, arrivato a Campiglio negli anni '40, e continuato poi proprio dal figlio Paolo.

A rendere unica e affascinante la serata del Giunti Odeon è stata la presenza di tre grandi vincitori della 3Tre come Piero Gros (1972 in slalom e 1974 in gigante), Ivano Edalini (1986 in slalom) e Giorgio Rocca, ultimo trionfatore italiano nel 2005, che con la loro viva voce hanno svelato emozioni e retroscena delle imprese raccontate da Paolo Luconi Bisti, dopo l'introduzione di Francesco Zamichieli, Direttore delle Iniziative Speciali di Giunti, e del Presidente del Comitato 3Tre Lorenzo Conci.

Un dialogo, quello con i campioni, partito dalle loro imprese a Madonna di Campiglio: “Una vittoria che vale una carriera”, secondo Edalini. “Una giornata che è rimasta nella memoria della gente, che ancora oggi ci fa capire che abbiamo realizzato qualcosa di importante”, ricorda Rocca, e ampliatosi poi alle riflessioni sul mondo dello sci. “Sono grato alla 3Tre e a chi pone le condizioni per comunicare e raccontare lo sci, portandolo vicino alle persone, che è quello di cui oggi, più che mai, il nostro sport ha bisogno”, ha commentato Piero Gros.

“Raccontare la 3Tre e raccontare la storia di Madonna di Campiglio è, per molti versi, la stessa cosa - ha aggiunto Paolo Luconi Bisti - In questo evento si rispecchia un intero paese, che ne ha vissuto intensamente i fasti e i momenti di difficoltà, e in qualche modo la 3Tre scandisce il tempo e le fasi di questa storia collettiva. È un'immedesimazione forte e affascinante, al centro di una passione che riguarda la mia stessa storia personale e familiare, passata da mio padre a me”.

L'emozione della serata del Giunti Odeon ha coinvolto anche il Presidente del Comitato 3Tre Lorenzo Conci: “Voglio ringraziare Giunti anzitutto per aver creduto nella 3Tre, condividendo con noi il percorso che ha portato alla luce “3Tre – La Grande Storia”, ma anche per la vicinanza e la passione che dimostrano nell'ospitare una serata come questa. Credo che, in questo senso, sia proprio la 3Tre a metterci del suo: come dimostra la storia di Paolo, e anche la mia, la passione per l'evento è qualcosa che rimane dentro.

Una delle cose che preferisco, nei tanti incontri generati dal nostro “3Tre on Tour”, è ascoltare i racconti delle persone che hanno vissuto il nostro evento e se ne sono innamorati: sono storie di sci, della serata di un campione anziché di un altro, ma soprattutto storie di persone, di papà, di nonni, di fratelli. È questo il sentimento che cerchiamo di comunicare e di rinnovare. Quello che ci ha portato a tagliare il traguardo delle prime 70 edizioni, e che speriamo ci porterà avanti per almeno altrettante”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
24
Consensi sui social

Ultimi in scialpino