Cinquant'anni fa, il mezzogiorno di fuoco del mitico parallelo di Ortisei: Gustavo Thoeni e quella Coppa del Mondo...

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Cinquant'anni fa, il mezzogiorno di fuoco del mitico parallelo di Ortisei: Gustavo Thoeni e quella Coppa del Mondo...

Ricorre oggi un anniversario speciale per lo sci azzurro e uno dei suoi più grandi interpreti, che vinse la quarta e ultima sfera di cristallo battendo nella finalissima di un parallelo incredibile sulle nevi della Val Gardena, proprio il diretto rivale Ingemar Stenmark. Fu una giornata semplicemente pazzesca, riviviamola.

Il 23 marzo 1975 rimarrà per sempre una data storica per lo sci italiano, certamente il finale più emozionante nella storia della Coppa del Mondo, e pensare che proprio poche ore fa la nazionale azzurra ne ha festeggiata un’altra, la seconda in ambito femminile grazie a Federica Brignone, a cinquant’anni da quella data.

La quinta consecutiva della “Valanga Azzurra”, la quarta per Gustavo Thoeni, arrivò in quel giorno indimenticabile sulla pista Ronc di Ortisei, dove il fuoriclasse di Trafoi cinque stagioni prima sfiorò, da giovanissimo, la sua prima medaglia ai Mondiali chiudendo 4° lo slalom della rassegna iridata in Val Gardena.

Questa volta la sfida era il parallelo finale di una CdM che vedeva Thoeni, Stenmark e Klammer presentarsi a pari punti ad un appuntamento che in Italia è stato vissuto con un seguito assolutamente impareggiabile (forse solo ai tempi di Tomba a Bormio 1995 si è visto qualcosa del genere a bordo pista), oltre 40mila persone al parterre e si narra una ventina di milioni davanti alla tv sulla Rai.

Franz Klammer, tutt’altro che uno specialista, uscì subito ai sedicesimi di finale nel confronto con Helmuth Schmalzl, mentre Thoeni procedeva spedito e Stenmark, invece, passò dal “caso” del quarto di finale contro il polacco Bachleda, tra uscite più o meno dubbie, ricorsi e polemiche.

Tant’è, il campionissimo svedese arrivò alla semifinale con Fausto Radici e la vinse, mentre il leader azzurro regolava lo svizzero Tresch per approdare al confronto decisivo proprio con l’asso di Tarnaby. Quelle ultime porte della finalissima la ricordiamo tutti, con Stenmark che tenta il recupero e scivola via prima di imboccare le ultime due porte, con Thoeni ad alzare le braccia al cielo e poi pensare subito al rivale, andando ad aiutarlo e abbracciarlo.

“Ingo” vincerà le successive tre sfere di cristallo, chiudendo di fatto il dominio della Valanga Azzurra guidata dal dt Mario Cotelli, ma questa è un’altra storia…

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