De Aliprandini: "Penso a quanto possa essere grande l'ego di qualcuno pur di non chiedere scusa"

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De Aliprandini: "Penso a quanto possa essere grande l'ego di qualcuno pur di non chiedere scusa"

Il gigantista azzurro è tornato, a mezzo social, su quanto accaduto al di fuori della pista nella due giorni (amara) in Alta Badia, dove Luca ha ottenuto il suo unico podio in CdM due anni fa. Sul "caso" del pettorale: "L'avevo solo regalato ad un ragazzino, pensando di donare un sorriso".

Luca De Aliprandini è stato protagonista di un lunedì di “burrasca”, al di là di quanto espresso in pista con il 24° posto che gli ha lasciato solo tanta delusione, anche nel gigante bis sulla Gran Risa dopo l'uscita nella 1^ manche del giorno precedente.

L'avvio di stagione dell'ex vice campione del mondo è stato difficilissimo, allontanandosi sempre più dal secondo sotto gruppo di partenza (ovvero dalla top 15 della WCSL), e il clima in squadra non pare certo dei migliori, stando a quanto dichiarato dopo la 1^ manche (e ribadito, sempre in diretta Rai, anche a fine gara) dal trentino, che ha sottolineato come diventi ancora più difficile e pesante “quando qualcuno con la tua stessa giacca ti rema contro”.

Ok, weekend difficile sportivamente parlando, sicuramente non quello che mi aspettavo dalle due gare di casa su una pista fantastica come la Gran Risa – ha scritto Luca sui social quest'oggi, a mente fredda - Grazie a tutti i tifosi. Post gara ancora più pesante dal punto di vista emotivo, mai avrei pensato di sentirmi così vuoto, esausto, con il fiato corto e le lacrime agli occhi. E non per i miei scarsi risultati ma pensando a quanto possa essere grande l'ego di qualcuno pur di non chiedere scusa per trovare un compromesso”.

L'azzurro ha poi chiarito il caso legato al pettorale, visto che nella 2^ manche è partito con il suo n° 18 scritto a penna. Nessun gesto clamoroso o polemico come ha detto qualcuno, semplicemente “ho regalato il mio numero ad un ragazzino appena ho lasciato la zona traguardo, perché avevo fatto male il mio lavoro, quindi mai avrei pensato di qualificarmi per la seconda manche (come aveva dichiarato ai microfoni Rai, era sicuro di non rientrare nei 30, c'è riuscito per un soffio).

Pensando di almeno poter regalare un sorriso. Per fortuna che presto è Natale, eh sì, dai siamo tutti più buoni...”.

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