Emanuele Buzzi vuole già correre forte sui suoi sci: "Pronto a crescere ancora dopo l'infortunio"

Emanuele Buzzi vuole già correre forte sui suoi sci: 'Pronto a crescere ancora dopo l'infortunio'
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Emanuele Buzzi vuole già correre forte sui suoi sci: "Pronto a crescere ancora dopo l'infortunio"

A 24 anni aveva già stupito tutti con il 6° posto nella discesa di Wengen, proprio nel giorno dello stop per la frattura del piatto tibiale della gamba destra.

Quella caduta arrivata dopo il traguardo della prova più stancante e dura del circuito di Coppa, sugli oltre 4 km di pista del Lauberhorn, però, non fermerà certo la crescita di Emanuele Buzzi.

Il velocista sappadino è già tornato sugli sci ad inizio luglio, ricominciando a sentire le sensazioni migliori sulle nevi dello Stelvio. Rispettato il piano di recupero, Lele si ritrova praticamente alla pari dei compagni di squadra nella preparazione verso la prossima stagione, anche se ovviamente la condizione migliore è lontana e i quattro mesi e oltre che lo dividono dal week-end di Lake Louise che aprirà la stagione delle gare veloci, serviranno tutti quanti per vedere un Buzzi già competitivo in Canada.

Ho passato tre mesi tra stampelle, fisioterapia, palestra e piscina - ha spiegato in un'intervista all'ufficio comunicazione della FIS - Ho rimesso gli sci e ora potrò seguire il programma di squadra che prevede un altro stage allo Stelvio e poi la partenza per Ushuaia (programmata per il prossimo 19 agosto, ndr)”.

Tornando a quel giorno a Wengen (era il 19 gennaio scorso), Buzzi confessa che “non appena tagliato il traguardo ero felice della mia sciata, pur non conoscendo ancora il risultato. Cadendo, ho capito subito che si trattava di qualcosa di serio, ma ho pensato per prima cosa al 6° posto ottenuto in gara e, devo dire, anche al pomeriggio una volta conosciuta la diagnosi, ero indeciso se essere felice per il miglior piazzamento della mia carriera oppure triste sapendo che la stagione si era ormai conclusa lì”.

Il classe '94 di Sappada ha parlato anche dell'importanza di far parte di una squadra “di altissimo livello, con campioni come Paris, Innerhofer e Fill che sono e saranno fondamentali. Ancor di più nell'ultima stagione, ho capito quanto il lavoro di team fosse importante per crescere tutti assieme”.

Gli obiettivi nella testa di Buzzi sono chiari: “Ho sempre pensato che per me fosse necessario salire gradualmente di livello, sia nella preparazione fisica che nei risultati in pista. Così è stato sinora, nonostante gli ultimi due infortuni, quindi dovrò continuare a lavorare per arrivare al vertice, non esiste altra strada”.

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