Hannes ai saluti: Reichelt si ritira a 40 anni, giovedì la passerella a Lenzerheide. "E' arrivato il momento"

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Hannes ai saluti: Reichelt si ritira a 40 anni, giovedì la passerella a Lenzerheide. "E' arrivato il momento"

Il veterano austriaco ha deciso di lasciare l'agonismo, dopo essersi fermato ancora per problemi al ginocchio legati all'infortunio di Bormio. "Non vedo l'ora di pensare alla famiglia". Per lui 13 vittorie in coppa, la sfera di cristallo in super-g, il titolo mondiale a Beaver Creek ma soprattutto quella magia sulla Streif, con una schiena a pezzi...

Un grande ai saluti, a 40 anni compiuti e dopo aver tentato l'impresa di qualificarsi per i campionati del mondo di Cortina, il suo vero obiettivo dopo aver visto il suo ginocchio destro andare in frantumi nel corso di quella drammatica discesa di Bormio, a fine dicembre 2019.

Hannes Reichelt, oggi a Lenzerheide, ha annunciato il ritiro dall'agonismo, con la sua ultima delle 305 gare disputate in Coppa del Mondo che risulterà il super-g di Garmisch concluso al 17° posto, lo scorso 6 febbraio. Domani, in occasione del super-g delle finali, il veterano del Wunderteam e dello sci mondiale, uno dei simboli degli ultimi 15 anni nella velocità, saluterà tutti con una sorta di passerella, non essendo qualificato per l'ultima gara di specialità della stagione, dopo essersi fermato a Saalbach per ulteriori problemi al ginocchio.

Nel suo palmares 13 vittorie in Coppa del Mondo (6 super-g, 6 discese e 1 gigante) con 44 podi, una sfera di cristallo di super-g nel 2008 e l'oro mondiale, nella stessa disciplina, a Beaver Creek 2015, quattro anni dopo l'argento conquistato a Garmisch-Partenkirchen. Molti, però, ricorderanno soprattutto l'impresa leggendaria nella discesa sulla Streif del 2014, quando Hannes gareggiò a Kitzbuehel in condizioni precarie, con problemi enormi alla schiena, vinse e poi finì sotto i ferri poche ore più tardi per l'operazione che doveva risolvere un'enorme ernia del disco, tanto da rinunciare alle Olimpiadi di Sochi, lui che non è mai riuscito a conquistare una medaglia ai Giochi (tre partecipazioni tra Torino e PyeongChang, con un 10°, un 11° e un 12° posto). “Avevo la sensazione che dopo 20 anni in coppa, fosse arrivato il momento dei saluti – ha dichiarato Reichelt tramite l'ufficio stampa OESV – In gara ho trovato sempre più difficile superare me stesso e andare al limite, ma ho voluto riprovarci in questa stagione.

Penso di aver fatto di tutto dopo la rottura del legamento crociato”.

Hannes ha ripercorso la sua carriera: “Fortunatamente ho avuto splendidi successi, ma ci sono tante situazioni che ora ho nella mente, come il primo podio ottenuto alla mia seconda gara in Coppa del Mondo, in Val Gardena (era il 20 dicembre 2002, secondo in super-g a 11 centesimi da Didier Defago, ndr). Oppure aver vinto a Beaver Creek nove mesi dopo la rottura del crociato nel 2005, ma anche condividere un podio con il mio idolo d'infanzia, Stephan Eberharter.

Vincere la coppa di specialità in una finale al cardiopalma con Didier Cuche è stato ivviamente speciale, così come il successo del 2014 sulla Streif. E poi certo, avrò sempre bei ricordi del super-g mondiale d'oro a Beaver Creek. Guardo indietro alla mia carriera con grande orgoglio. Cosa farò ora? Ho sempre pensato di voler andare all'università una volta terminata la carriera, ma vorrei anche continuare a sciare in qualche modo, non so ancora esattamente come. Innanzitutto, però, non vedo l'ora di passare del tempo con la mia famiglia”.

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