Henrik Kristoffersen oro nel gigante dei Mondiali di Are

Qui il risultato completo della gara!

Il norvegese, terzo al termine della prima manche, vincitore di un solo gigante in carriera in Coppa del Mondo, oltretutto quasi quattro anni fa a Meribel il 21 marzo 2015 (e non vinceva una gara dallo slalom di Coppa del Mondo di Kitzbuehel del 21 gennaio 2018), ha battuto di 20 centesimi un Marcel Hirscher, arrabbiatissimo, l’austriaco si porta a casa l’ottava medaglia iridata individuale ma si deve accontentare dell’argento. Terzo a 42 centesimi e due posizioni perse il francese Alexis Pinturault che all’oro in combinata aggiunge il bronzo di oggi eguagliando il piazzamento ottenuto in gigante a Vail/Beaver Creek 2015. Un podio assolutamente regale che premia i tre favoritissimi della vigilia per le medaglie.

Quarto ma a ben mezzo secondo dal podio lo svizzero Loic Meillard, improvvisamente rinato al momento giusto dopo un mese di gennaio negativo, quinti ex-aequi lo sloveno Zan Kranjec e l’austriaco Marco Schwarz, quest’ultimo coglie il suo miglior risultato in carriera in gigante col miglior tempo nella seconda manche e un recupero di ben 11 posizioni, settimo il norvegese Leif Kristian Haugen, ottavo il bravo tedesco Alexander Schmid il cui connazionale Stefan Luitz ha inforcato nella prima manche ed è decollato battendo violentemente la testa, speriamo non ci sia nessuna conseguenza fisica per lui. Infine nono l’austriaco Stefan Brennsteiner, al miglior risultato in carriera, e decimo lo svizzero Marco Odermatt che ha lasciato fuori dai primi dieci l’ex re delle porte larghe, lo statunitense Ted Ligety.

Disastro azzurro: ventesimo Luca De Aliprandini, ventitreesima Simon Maurberger. Mettiamoci l’influenza che ha colpito Manfred Moelgg e questo non è colpa di nessuno, ma la stagione dei gigantisti azzurri è estremamente negativa. L’inverno non è ancora finito ma in Coppa del Mondo abbiamo quattro risultati top ten, mai meglio del settimo posto, contro sei dell’anno scorso e un quarto posto, per non parlare di due anni fa quando il ritirato Florian Eisath fece podio in Alta Badia. Forse non avremo dei fuoriclasse, a parte Moelgg che ormai ha i suoi anni, ma questi risultati della nuova direzione tecnica di settore dovrebbero fare aprire gli occhi a chi la accompagna sempre a colpi di grancassa. Alessandro Serra non è il Messia, è solo un uomo che sta facendo il suo lavoro ma i risultati dei suoi allievi non lo stanno premiando.