Hirscher torna a parlare: "Ho scritto subito a Feller, che bello abbia vinto. Futuro? Ho alcuni progetti"

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Sci Alpinoil grande ex

Hirscher torna a parlare: "Ho scritto subito a Feller, che bello abbia vinto. Futuro? Ho alcuni progetti"

Oggi pomeriggio il fuoriclasse salisburghese è stato protagonista di un live talk con AUDI. "Troppi infortuni? Sì, i ritmi sono davvero troppo alti".

E' tornato a parlare, quasi quattro settimane dopo una delle rarissime comparsate che aveva fatto a Servus TV per smentire, pochi giorni dopo il “famoso” video con un allenamento sugli sci a Reiteralm, il possibile rientro nel circo bianco.

Marcel Hirscher oggi è stato protagonista a Salisburgo (inizialmente l'idea era di farlo a Kitzbuehel a pochi giorni dalle gare dell'Hahnenkammrennen, ma la situazione legata al Coronavirus ha consigliato di cambiare sede) di un live talk promosso da Audi e condotto dal giornalista Stefan Steinacher, per parlare di presente e futuro a partire proprio dal secondo trionfo consecutivo in slalom dei suoi ex compagni.

L'asso pigliatutto con le sue otto Coppe del Mondo consecutive, aveva appena ammirato in tv il successo di Manuel Feller a Flachau: “Ho visto la seconda manche e penso che sia fantastico quanto fatto dai ragazzi – le parole di Marcel - Sono molto contento per Manu, è stato velocissimo e anche molto attento. E' bello vederli lì a giocarsi podi e vittorie nel secondo anno dopo il mio ritiro, ho scritto subito un messaggio al vincitore, se la meritava davvero”.

Ancor prima di sapere del grave infortunio occorso ad Aleksander Aamodt Kilde, Hirscher aveva detto di considerare la Coppa del Mondo una “questione apertissima visto che siamo praticamente ad inizio stagione, anche se Pinturault è stato super in gigante”, mentre i tanti guai fisici degli ex colleghi l'hanno colpito. “E' bruttissimo quello che è successo in un singolo week-end di gare – ha detto riferendosi alle gare di Adelboden e St. Anton – Porta a riflettere su quanto sia brutale questo sport, ma tutto ormai è portato al limite. Sono sempre stato favorevole a rallentare i ritmi, non credo che per lo spettacolo cambi qualcosa vedere meno velocità e rischi.

Se uno slalom gigante oggi è di undici secondi più rapido di quando gareggiavo io (facendo riferimento a quanto dichiarato da Kristoffersen nei giorni scorsi sui giganti di Adelboden, giudicati pericolosi dal norvegese, ndr), allora credo che un primo passo verso la prevenzione degli infortuni sarebbe quello di controllare maggiormente le velocità”.

L'ennesima domanda sul possibile comeback? “Va bene così per me ora, lo stress accumulato era davvero molto e quando stai fuori per così tanto tempo, dici a te stesso che non è più possibile rientrare nel giro. Il mio futuro? Vogliamo creare una linea di abbigliamento da sci (progetto già emerso poche settimane dopo l'annuncio del ritiro, avvenuto il 4 settembre 2019) di alta qualità, ma che sia alla portata di tutti.

Il piano non era quello di realizzare tute da gara, ma ci sono state tante richieste e a chi mi ha chiesto se ne avessi ancora una, ho risposto che ne ho bisogno per provare a diventare campione di club ad Annaberg quest'anno. E' un titolo che ancora mi manca...”.

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