I favoriti per la Coppa del Mondo di discesa maschile: il nostro "5+5" con Paris e Feuz... davanti a tutti

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Sci Alpinocoppa del mondo maschile

I favoriti per la Coppa del Mondo di discesa maschile: il nostro "5+5" con Paris e Feuz... davanti a tutti

Primo appuntamento per analizzare ogni disciplina, dopo aver scremato uomini e donne in caccia della sfera di cristallo assoluta.

A 18 giorni dall'opening di Solden, entriamo nel dettaglio dei favoriti per ogni Coppa del Mondo di specialità.

Partiamo dalla discesa libera maschile (domani appuntamento con le donne jet), dove si preannuncia un duello entusiasmante tra Dominik Paris e Beat Feuz; nel nostro “5+5” c'è però spazio anche per tanti altri protagonisti...

 

“DOMME” ALL'ASSALTO DEL TRONO

 

1.Dominik Paris: lo mettiamo in pole position, sì, perchè quanto dimostrato dal carabiniere della Val d'Ultimo nella seconda parte della scorsa stagione è chiarissimo. L'ha detto spesso un certo Svindal in passato: “Paris può diventare il più forte di tutti, deve solo convincersi di questo”. A 30 anni, pare proprio che “Domme” abbia capito, mentalmente e tecnicamente, come rendere al massimo visto che il feeling e la qualità che abbiamo visto dalla doppietta di Bormio in avanti, anche in una specialità per lui sempre un po' ostica come il super-g, sono di un livello forse irraggiungibile per tutti i rivali.

Senza Mondiali e Olimpiadi, l'obiettivo è chiarissimo: vincere la sua prima Coppa del Mondo di discesa, sfuggita a Soldeu per soli 20 punti nonostante una grandiosa rimonta nei confronti di Feuz, che vinse una sola gara contro le quattro dell'azzurro. Già a Lake Louise, pista molto gradita al colosso altoatesino, il favorito sarà lui.

 

2.Beat Feuz: è il vincitore delle ultime due sfere di cristallo nella specialità, nonché campione del mondo a Sankt Moritz 2017. E' altrettanto vero che da un anno a questa parte, il vero Feuz si è visto solo a tratti, con l'ultima vittoria datata 30 novembre 2018 a Beaver Creek. La sua costanza è spaventosa, su ogni tipo di pista e condizione (nel 2017/18 vinse a Lake Louise, Wengen e Garmisch), pertanto guai a sottovalutarlo da parte dello stesso Paris o di altri rivali che, però, sembrano abbastanza distanti nelle gerarchie dal duo azzurro-rossocrociato.

Beat sogna anche la prima vittoria a Kitzbuehel, avendo solo sfiorato il trionfo sulla Streif che Dominik ha domato ben quattro volte (tre in discesa, una in super-g).

 

3.Vincent Kriechmayr: “Mister Continuità”, ormai è una garanzia nelle due discipline veloci, anche se la sensazione è che in super-g possa sempre dare qualcosina in più. A livello di scorrevolezza, infatti, il fenomenale austriaco paga spesso dazio, pur incantando nei tratti tecnici delle gare più impegnative; nell'ultimo anno ha sbancato Wengen e chiuso al terzo posto nella classifica di specialità, girando attorno al podio su quasi tutte le piste.

Ce lo aspettiamo sempre lì davanti, ma per lui sarà difficile contrastare Paris e Feuz.

 

4.Kjetil Jansrud: è il campione del mondo in carica, anche se non vince in una discesa di Coppa del Mondo dal febbraio 2017, sulle nevi amiche di Kvitjfell. Con il ritiro di capitan Svindal, a 34 anni è lui il riferimento assoluto della squadra norvegese di velocità: lo aspettiamo di nuovo ad alto livello con continuità non solo in super-g, ma anche in discesa dove è reduce, eccezion fatta per il colpaccio di Are, dalla stagione peggiore degli ultimi anni di carriera, con il 13° posto e soli 160 punti raccolti nella graduatoria di specialità.

Da uno che ha vinto 22 volte nel massimo circuito, di cui 8 in discesa, ci si può attendere qualsiasi cosa.

 

5.Max Franz: stava vivendo il miglior anno della carriera, in piena bagarre sia per la coppa di discesa che per quella di super-g, poi l'infortunio di Kitzbuehel ha fermato tutto.

Vincendo la sua seconda e terza gara in carriera, nel giro di una settimana tra la discesa d'apertura a Lake Louise e il super-g di Beaver Creek, Franz aveva dimostrato di poter lottare spesso per la vittoria, soprattutto sulle piste meno impegnative visto che, in quanto a capacità di sviluppare velocità, non è secondo a nessuno.

Tornato sugli sci ad agosto, bisognerà capire se troverà subito il livello dimostrato nel 2018/19: dovesse riuscirci già da Lake Louise, il carinziano si candiderebbe almeno per il podio finale nella classifica di specialità.

 

GLI ALTRI UOMINI DA PODIO

 

Nel nostro “5+5”, scegliamo nel secondo blocco due infortunati di lusso che hanno dimostrato, seppur in situazioni ben differenti, di poter lottare costantemente per il podio.

Christof Innerhofer non è riuscito a vincere nella stagione del suo grande rilancio, ma il 6° posto finale in Coppa parla chiaro: l'incognita è ovviamente legata al lungo stop dopo la rottura del crociato patita per la caduta ai campionati italiani di Cortina. Difficile pensare di poter ripetere il secondo posto ottenuto a Lake Louise lo scorso novembre, ma a 34 anni “Inner” dimostra di avere ancora una voglia matta (e tanta qualità) per rimanere là davanti.

Un altro uomo attesissimo al rientro è Thomas Dressen, la rivelazione della stagione olimpica quando si impose a Kitzbuehel e Kvitfjell, che ha perso praticamente tutta l'annata 2018/19 causa il grave infortunio di Beaver Creek: già capace di volare in Sudamerica per gli allenamenti estivi, il recupero del tedesco pare procedere senza intoppi ed è lui l'uomo nuovo, considerata anche l'età, che può inserirsi stabilmente al vertice.

Infine facciamo i nomi di Mauro Caviezel, Aleksander Aamodt Kilde e Matthias Mayer: lo svizzero ha vissuto il miglior avvio di stagione di sempre tra novembre e dicembre 2018 con podi a raffica, per poi calare progressivamente e chiudere al 5° posto nella classifica finale di specialità. Non ha ancora vinto in Coppa del Mondo, ma è cresciuto parecchio. Il norvegese è la vera mina vagante, potenziale enorme e anche tanta discontinuità: per questo AAK ha scelto di tornare con Atomic per ritrovare tante certezze, visto che l'unico lampo della vittoria di 10 mesi fa sulla Saslong non basta per lottare lassù in vetta, anche se il 4° posto nella Coppa di discesa 2018/19 non è certo da buttare.

Infine Mayer, il bi campione olimpico che si esalta nei grandi eventi, ma nell'arco di una stagione di Coppa del Mondo commette ancora parecchi errori e non è mai stato realmente in lotta per una sfera di cristallo; più probabile possa riuscirci in super-g, ma può vincere in ogni situazione così come fare un buco... nella neve. Nel 2018/19 ha concluso 12° in specialità, la sua ultima vittoria risale alla discesa delle finali di Are nel marzo 2018.

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