Il bilancio di Carca post Ushuaia: "Approccio ok verso Soelden, anche Franzoni si è allenato al 100%"

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Il bilancio di Carca post Ushuaia: "Approccio ok verso Soelden, anche Franzoni si è allenato al 100%"

Parola al direttore tecnico della nazionale maschile, mentre i velocisti rientreranno nelle prossime ore dal Cile: "Paris sta bene ed è motivato, ha lavorato su gigante e super-g in Argentina prima di fare discesa a La Parva".

Tempo di rientri in Italia per le squadre maschili di Coppa del Mondo in casa Italia, con gli slalomgigantisti impegnati per quasi un mese di allenamento a Ushuaia, mentre stanno concludendo il loro stage in Cile, sulle nevi di La Parva, i velocisti azzurri.

Il bilancio della spedizione lo si può fare con il dt degli uomini, Massimo Carca, attraverso l'ufficio stampa FISI: “Il lavoro ad Ushuaia è andato decisamente bene, abbiamo trovato condizioni invernali e temperature più fredde rispetto agli ultimi anni. Questo ci ha permesso di svariare fra tutte le specialità e portare a buon fine tutto il lavoro che ci eravamo prefissati.

L'unica nota negativa è l’infortunio di Sala – analizza Carca - a causa di una caduta banale, ma è noto che il piatto tibiale richiede pazienza per un recupero completo. Il gruppo di slalomisti che puntano alla doppia disciplina ha diversificato molto il lavoro; lo slalom ha collaborato parecchio con il gigante, quest'anno in Argentina erano presenti tutte le squadre tranne i norvegesi e questo ci ha permesso di confrontarci con gli avversari, anche se i risultati di agosto valgono fino a un certo punto”.

Il direttore tecnico azzurro analizza nel dettaglio qualche situazione specifica: “Certamente De Aliprandini ha lavorato in progressione e ha avuto tutto il tempo per trovare il feeling con il nuovo skiman sloveno, Robert Kristan. Ha potuto testare e provare. Per lui era molto importante mettere ordine nelle cose e credo ci sia riuscito. Per quanto riguarda Franzoni, l'obiettivo era dimenticare l'infortunio e allenarsi al 100% e lo ha fatto. Fisicamente non è al massimo, ma ha ancora tempo per crescere.

Credo che comincerà le gare dal gigante di Soelden, anche se ha perso tutti i punti e partirà in fondo alla starting list. In ottobre sarà ancora concentrato sulle discipline tecniche, poi sarà presente a Zermatt-Cervinia almeno per le prove. Certamente farà ancora un po' di Coppa Europa per riprendere feeling e punti”.

Sui velocisti in Cile: “Hanno appena terminato il loro stage, ma sono stati un po' sfortunati con il meteo nel periodo centrale. Due nevicate abbondanti e qualche giornata di vento hanno condizionato l'allenamento, ma hanno avuto i primi giorni buoni e soprattutto gli ultimi dieci molto positivi, che hanno permesso allo staff di preparare discesa e super-g da 1'15” con velocità oltre i 120 km/h, quindi decisamente allenante. Ho visto un Casse spingere forte ad ogni giro, come è sua abitudine.

Paris, invece, ha fatto prima due settimane ad Ushuaia e poi 10 giorni a La Parva. In Argentina si è concentrato in particolare su gigante e super-g e ha lavorato per rimettere in ordine la sua sciata; in Cile ha fatto quattro giorni di discesa davvero buoni. Sta bene, e ha voglia di tornare a fare il... Paris”.

In conclusione: “Complessivamente il lavoro previsto è andato secondo quella che è la nostra strategia: gli atleti hanno diversificato molto. I gigantisti hanno fatto molto slalom e super-g e gli slalomisti tanto gigante. Cerchiamo questo, per poter essere competitivi in tutte le condizioni. Il programma dei gigantisti prevede un raduno a inizio ottobre a Saas-Fee, poi si valuterà in base al meteo come organizzare l'avvicinamento a Soelden. Lo slalom andrà ancora in ski dome, a Peer, sempre all'inizio di ottobre. Poi seguirà un programma simile a quello del gigante anche perché ci sono tre slalomisti che faranno anche la stagione fra le porte larghe”.

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