Il calvario di Max Franz, che ancora fatica a camminare 6 mesi dopo l'infortunio: "Farò di tutto per tornare in pista"

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Sci Alpinocoppa del mondo maschile

Il calvario di Max Franz, che ancora fatica a camminare 6 mesi dopo l'infortunio: "Farò di tutto per tornare in pista"

Il velocista carinziano ha rischiato la vita, fratturandosi entrambe le gambe cadendo in allenamento a Copper Mountain lo scorso novembre, si è confessato al "Kronen Zeitung" spiegando i dolori con i quali deve ancora convivere. Con un nervo lesionato, potrebbe volerci più di un anno per tornare ad una normale funzionalità dell'articolazione.

Max Franz è sempre stato un bel punto di riferimento per il Wunderteam della velocità, vivendo il periodo migliore della carriera all'inizio della stagione 2018/19, con due successi (il secondo e il terzo in CdM dopo quello ottenuto nella discesa sulla Saslong, in Val Gardena nel 2016) nel giro di una settimana tra la discesa di Lake Louise, valsa il pettorale rosso della specialità, e il super-g di Beaver Creek.

Poi un piccolo calo, l'infortunio a Kitzbuehel e tanta fatica tra il 2020 e il 2021 a tornare a quei livelli, prima del dramma: il 33enne carinziano, nella seconda domenica dello scorso mese di novembre, è caduto rovinosamente in allenamento a Copper Mountain, preparando il debutto stagionale. Ha rischiato grossissimo Max, con fratture rimediate ad entrambe le gambe, una delle quali esposta e con operazione d'urgenza a Vail nella serata stessa. Di interventi chirurgici ne sono serviti tanti altri nel corso delle settimane successive, con tanta pazienza tra sedia a rotelle e stampelle da utilizzare sino anche a questa primavera.

Franz ha confessato ai colleghi del “Kronen Zeitung” che, nonostante sia finito sotto i ferri cinque settimane fa per togliere le viti al piede sinistro, non ha ancora avvertito miglioramenti, “anzi il dolore è costante nella parte inferiore dell'arto, non riesco ancora a camminare normalmente”. Il problema principale riguarda un nervo lacerato: “Faccio tutti i giorni fisioterapia e mi alleno come meglio posso, negli ultimi mesi ho rafforzato in particolare la parte superiore del corpo e i quadricipiti sono in buone condizioni.

Il prossimo obiettivo è poter pedalare di nuovo in bicicletta, aiuterebbe molto le gambe a funzionare meglio”.

I dubbi sul futuro agonistico ci sono, inutile nasconderlo, “ma non ho mai pensato di porre fine alla mia carriera, non vedo l'ora di poter tornare a fare ciò che ho sempre vissuto, a partire dalle cose semplici come portare a spasso i miei cani. Riguardo lo sci, spero di poter tornare in pista nel corso del prossimo inverno, i medici hanno detto che solitamente ci vuole almeno un anno perchè un nervo danneggiato funzioni di nuovo al meglio”.

Se anche dovesse perdere interamente un'altra stagione, dopo quella 2022/23 interamente ai box, la speranza è quella di ritrovare un grande discesista al meglio per quella successiva, che porterà ai Mondiali di casa a Saalbach.

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