Il tribunale di Oslo riunitosi nei giorni scorsi per esaminare il caso Kristoffersen-Red Bull ha espresso un primo verdetto dando ragione alla federazione norvegese. Pertanto finchè il grado di giudizio non diverrà definitivo Henrik Kristoffersen non potrà scendere in pista col logo del proprio sponsor personale collocato sul casco.
Giovedì 15 Dicembre 2016
"Siamo contenti che la corte del tribunale di Oslo ha accolto le nostre volontà - ha commentato Stein Opsal segretario generale della Norge Skiforbundet alla NRK aggiungendo - ad Henrik non abbiamo mai negato la possibilità di legarsi ad altre aziende pertanto non abbiamo mai avuto nulla in contrario al suo accordo con la Red Bull, soltanto che gli abbiamo sempre ribadito che non avrebbe potuto inserire il logo della nota bibita energetica sul proprio casco e sulla divisa da gara."
I giudici del palazzo di giustizia della capitale norvegese hanno quindi rifiutato ogni tipo di accusa da parte dei legali dell'atleta che chiedevano il risarcimento di 15 milioni di corone alla federazione per aver impedito a Kristoffersen di poter esibire in gara il logo del proprio sponsor personale. Gli avvocati dello slalomista inoltre accusavano la Norge Skiforbundet di discriminazione citando il precedente di Svindal, anch'egli atleta norvegese sponsorizzato dalla RedBull al quale però non è mai stato proibito l'utilizzo dello sponsor sul proprio casco.
La corte ha infatti tenuto conto del fatto che l'accordo tra Svindal ed la nota multinazionale austriaca sia stato stipulato in un periodo antecedente alla stagione 2010-2011 ovvero quando è entrato in vigore il nuovo regolamento voluto dalla federazione norvegese che obbliga i propri atleti a gareggiare unicamente con i loghi degli sponsor federali.
Questo dunque il verdetto del primo grado di giudizio. Ovviamente come anticipato si tratta solamente di un giudizio preliminare pertanto Kristoffersen ed i suoi legali potranno ovviamente fare appello per eventualmente sovvertire la decisione dei giudici, anche se ora resta da capire la posizione della Red Bull.
Al momento da parte del clan Kristoffersen non sono giunte alcune dichiarazioni, ma conoscendo il carattere dell'atleta nei prossimi giorni non tarderà a dire la sua.
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