Kristoffersen chiede 15 milioni di danni alla propria federazione

Kristoffersen chiede 15 milioni di danni alla propria federazione
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Kristoffersen chiede 15 milioni di danni alla propria federazione

Non c'è tregua tra Henrik Kristoffersen e la federazione norvegese di sci. Quando la vicenda legata alla sponsorizzazione Red Bull sembrava in piena fase di risoluzione col rinserimento in squadra del giovane slalomista, è arrivata quest'oggi la notizia "bomba" secondo la quale i legali di Kristoffersen avrebbero depositato presso la corte del tribunale di Oslo la richiesta di 15 milioni di corone nei confronti della Norges Skiforbund, quale risarcimento danni per il mancato utilizzo del logo Red Bull da parte dell'atleta.

La notizia è stata resa nota direttamente dal palazzo di giustizia della capitale norvegese e ripresa prontamente dalla televisione nazionale NRK che ha chiesto maggiori delucidazioni a Claus Ryste attuale capo dello sci alpino della nazionale Norge, "Al momento posso solamente confermare che siamo stati chiamati in causa da Henrik ma non voglio aggiungere ulteriori dettagli finchè la corte del tribunale non esprimerà il verdetto." 

Ryste comunque ha tenuto a precisare che sebbene ci sia una pendenza civile tra Kristoffersen e la federazione, questo non intaccherà minimamente il futuro sportivo dell'atleta, "Dobbiamo distinguere l'aspetto burocratico da quello sportivo. Qualunque sarà il giudizio del tribunale questo non avrà alcun impatto sul prossimo weekend di gare." 

Il riferimento al fine settimana della Val d'Isere da parte del tecnico norvegese non è del tutto casuale, dal momento che i giudici del foro di Oslo hanno convocato in audizione entrambe le parti chiamate in causa a metà della prossima settimana e che la sentenza non verrà proclamata prima del 4 dicembre.

L'atteggiamento poco accomodante di Kristoffersen nei confronti della propria federazione sta portando pochi benefici anzi sta persino ritorcendosi contro. Numerosi appassionati di sci alpino della Norvegia hanno infatti espresso il loro disappunto sui principali social network e l'immagine del talentuoso slalomista ora rischia di venire macchiata per una vicenda che poteva o meglio doveva venire gestita in una maniera decisamente più accorta.

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