La serenità di Alex: "Nella seconda spingerò nei punti giusti". E si prende i complimenti di Yule

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Sci Alpinocoppa del mondo maschile

La serenità di Alex: "Nella seconda spingerò nei punti giusti". E si prende i complimenti di Yule

Vinatzer davanti a tutti in Alta Badia, alle 13.00 la battaglia decisiva. "Non pensavo di essere andato bene, la tracciatura era lenta e toglieva ritmo". L'elvetico è il primo inseguitore: "Alex è fortissimo, ma ci proverò nella seconda". Sono quattro gli azzurri qualificati, le parole di Moelgg e Maurberger.

La reazione è arrivata ed è stata guidata dal giovane più talentuoso dell'intero movimento azzurro, perchè su Alex Vinatzer non ci sono mai stati dubbi sulle potenzialità che, seppur a fasi ancora alterne, erano già emerse prepotentemente lo scorso anno.

La prima manche del gardenese sulla Gran Risa è stata chiaramente la migliore di una carriera ancora all'alba (se vogliamo possiamo paragonarla alla seconda di Zagabria che valse il primo e unico podio in carriera), ma il grande esame per Alex arriverà nella seconda, al via alle 13.00. Per regalare il primo podio alla nazionale maschile in questa stagione, Vinatzer dovrà comunque superarsi, ma al suo fianco ci saranno altri tre azzurri visto che ce l'hanno fatta ampiamente anche Moelgg (11°), Maurberger (18° alla prima gara post infortunio) e Gross 21°, ma partendo col pettorale 27. Niente piazzamento nei trenta invece per Federico Liberatore e l'esordiente assoluto Tobias Kastlunger.

Un gran bel segnale da parte del gruppo di Jacques Theolier, tra l'altro privato di Razzoli e Sala colpiti dal Covid. “Non me l'aspettavo, perchè mi sentivo lento come la tracciatura stessa – ha spiegato Vinatzer ai microfoni di Ettore Giovannelli, inviato di Rai Sport – Spingere sempre ha pagato, su una neve facile e aggressiva come avevo ben intuito in ricognizione, solo il primo pezzo era un po' difficile e ho sbagliato qualcosa”.

Il talento gardenese si è allenato poco, con lo stop per l'operazione di appendicectomia poco dopo metà novembre, ma “a volte è meglio così, sei più fresco e libero. Ad ogni modo spero di mettere qualcosa in più nella seconda, ho un buon vantaggio ma dovrò sciare bene e solido, attaccando dove si potrà”.

Sul tracciato dello svizzero Meynet, certamente Daniel Yule sarà l'uomo più pericoloso per l'azzurro, primo inseguitore a 27 centesimi di distacco. “C'era poca velocità, così è difficile fare distacchi e rimane tutto in gioco – ha raccontato il vallesano, nel suo italiano praticamente perfetto, sempre al microfono di Giovannelli – Proverò a fare una bella seconda dopo una prima che... mi soddisfa relativamente. Le prime porte non sono entrato in ritmo, poi è andata abbastanza bene. Vinatzer? Alex è fortissimo, si sa ormai da qualche anno e ha fatto davvero una bella prova”.

Complimenti che lo stesso capitano Manfred Moelgg rivolge al compagno di squadra: “Entrambi ci siamo dovuti riprendere da diversi problemi, ieri gli ho detto che lo vedevo bene. Grande, sono contento. Per quanto mi riguarda, considerati infortuni e... casini (sotto forma di Covid), la manche è stata buona. Nella seconda vedremo, i distacchi sono ridotti”.

Infine Simon Maurberger, terzo azzurro al traguardo e più che buono al rientro assoluto dopo oltre 10 mesi, quando si ruppe il crociato nel gigante parallelo di Chamonix. “Le sensazioni erano buone, ho tirato su il piede nella parte centrale, ma da metà gara ho spinto bene come so fare. E' stato un buon rientro sul piano mentale, non era facile dopo un periodo difficile, visto che mi sono fermato nuovamente per un mese (con il problema emerso al piatto tibiale, ndr)”.

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