Manuel Osborne-Paradis il più veloce nell'interlocutoria prima prova olimpica di PyeongChang

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Sulla pista di Jeongseon, sotto uno splendido sole ma in un freddo polare, in una prova nella quale quasi tutti si sono rialzati rialzati addirittura prima del salto che precedeva il traguardo, lo scorrevole canadese ha preceduto di 31 centesimi il norvegese Kjetil Jansrud e di 45 lo svizzero Mauro Caviezel. Quarto a 75 il miglior austriaco, Matthias Mayer, quinto con salto di porta il francese Brice Roger, sesto l’austriaco Max Franz, settimo lo statunitense Bryce Bennett, ottavo il redivivo svizzero Carlo Janka, nono il francese Maxence Muzaton, decimo lo statunitense Ryan Cochran-Siegle, undicesimi ex-aequo lo statunitense Jared Goldberg, il francese Adrien Théaux e il miglior azzurro, Peter Fill.

Il cronometraggio ha fatto letteralmente schifo, per non dire di peggio, per tutti i primi 20 a scendere dei quali non è comparso né il nome né il tempo che scorreva: non certo una buona partenza per il servizio ai telespettatori di questi Giochi. Così gli altri big: quattordicesimo il norvegese Aleksander Aamodt Kilde, quindicesimo lo svizzero Beat Feuz, sedicesimo l’uomo che salta fuori una volta in quattro anni, lo statunitense Andrew Weibrecht, diciottesimo il francese Johan Clarey, ventesimo il norvegese Aksel Lund Svindal, ventiduesimo l’austriaco Vincent Kriechmayr, ventottesimo l’austriaco Hannes Reichelt, trentunesimo con salto di porta il tedesco Thomas Dressen.

Così coloro che hanno provato la pista in chiave combinata: quarantesimo il francese Victor Muffat-Jeandet, quarantaseiesimo con salto di porta l’austriaco Marcel Hirscher, quarantanovesimo il francese Alexis Pinturault, cinquantunesimo l’austriaco Marco Schwarz, cinquantaduesimo il croato Natko Zrnčić-Dim, cinquantasettesimo lo statunitense Ted Ligety, sessantasettesimo il tedesco Linus Strasser, settantesimo il norvegese Sebastian Foss Solevåg, ottantunesimo lo svizzero Luca Aerni, sceso imbacuccatissimo perché colpito da un virus intestinale, così come Matteo Marsaglia che addirittura non è partito. Gli altri azzurri: diciassettesimo Christof Innerhofer, ventisettesimo Emanuele Buzzi, ventinovesimo Dominik Paris, cinquantanovesimo Riccardo Tonetti.