Marc Gisin lascia ufficialmente lo sci. La sua lettera d'addio: "Le ho provate tutte dopo l'incidente"

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Marc Gisin lascia ufficialmente lo sci. La sua lettera d'addio: "Le ho provate tutte dopo l'incidente"

Il discesista elvetico non era mai riuscito a tornare in gara dopo quella terribile caduta di quasi due anni fa in Val Gardena. Lascia con 101 pettorali in CdM, due quinti posti a Kitz e un'esperienza olimpica.

Dopo 101 gare e oltre un decennio vissuto in Coppa del Mondo, oggi è il giorno dell'addio.

Un giorno triste, ma che in casa Svizzera era ormai atteso, visto che l'estate e l'autunno di allenamenti non erano andati bene, con quelle sensazioni e quella fiducia sugli sci mai ritrovata per un discesista del suo calibro. Marc Gisin è costretto a lasciare lo sci, come ha annunciato ufficialmente attraverso un lungo messaggio social; il 32enne di Engelberg non aveva mai recuperato pienamente dal terribile incidente patito il 15 dicembre 2018 in Val Gardena, quando sulle “Gobbe del Cammello” fece un volo incredibile, nel cuore della discesa sulla Saslong. Rischiò la vita, Marc, con il fortissimo colpo alla testa riportato nell'impatto sulla neve, con fratture multiple alle costole e dovendo “imparare di nuovo tutto da zero, anche per andare in bagno”, come raccontò qualche settimana più tardi.

La scorsa stagione tentò il rientro, partecipando alle prove della discesa già da Lake Louise e Beaver Creek, poi proprio in Gardena e a Wengen, prima di alzare bandiera bianca e dirsi che ci avrebbe riprovato quest'anno. Come detto, però, i segnali non erano stati incoraggianti sin dalla preparazione con i colleghi, anche se Marc ha voluto attendere sino ad un paio di settimane dalle prime gare di velocità per dire “basta”. Ventunesimo nella discesa di PyeongChang 2018, nella sua unica partecipazione olimpica, il fratello di Michelle e Dominique ha vissuto i suoi anni più belli proprio a cavallo di quei Giochi, con due quinti posti quale miglior risultato in CdM, ma in un luogo e su una pista tutt'altro che banali, ovvero la Streif di Kitzbuehel (2016 e 2018), lui che era un vero “racer”. “Passo e chiudo – ha scritto Marc nella sua lettera d'addio allo sci – E' tempo per me di lasciare il mondo dello ski racing. Dall'incidente nel dicembre 2018 ho messo tutto nella mia riabilitazione, cercando di dare al mio corpo e al mio cervello il tempo per riprendersi, ma il corpo semplicemente non lo sopporta più.

La mia capacità di propriocezione non è completamente guarita e non mi permette di sciare come voglio e al livello necessario per competere; ringrazio la mia famiglia per il sostegno infinito nel corso degli anni, ma anche tutti i medici, fisioterapisti e operatori in generale per avermi aiutato. Grazie Lydia, grazie Dr. Leiser, grazie Luky, Steven, Felix, Nadine e René”.

E poi preparatori, skiman, sponsor, tutti gli allenatori e la stessa Swiss-Ski, oltre a “tutti gli amici e ognuno di coloro che ha fatto il tifo in pista o davanti alla tv in questi dieci anni”.

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