Altro podio per Elisa Platino in gigante a Kronplatz, dove si ripete Bertani. Successi azzurri a La Thuile e Kranjska Gora

La lunga settimana dei campionati nazionali di vari paesi (oggi era la volta delle gare valevoli per le rassegne di Haiti) in quel di Kronplatz, oggi ha visto andare in scena altri due giganti FIS e, 24 ore dopo la prima vittoria, è arrivata la conferma di Luisa Bertani.

La milanese che gareggia da questa stagione per la Bulgaria, si è imposta anche in gara-2, con lo stesso podio di giovedì seppur a posizioni invertite alle spalle di Bertani: la finlandese Erika Pykalainen ha concluso infatti seconda, con 27 centesimi di ritardo, mentre Elisa Platino si è piazzata terza (+ 0”32).

Tra gli uomini, fuori nella 2^ manche Zuccarini e Bendotti, tra i più attesi così come Hofer, che non ha concluso la 1^, ecco arrivare il doppio podio in casa Norvegia, con Hans Grahl-Madsen, ieri secondo nel primo gigante, che ha esultato con 19 centesimi di vantaggio rispetto al tedesco Jonas Stockinger, mentre il connazionale Jesper Wahlqvist si è confermato sul terzo gradino del podio. Miglior italiano Alberto Battisti (classe 2001), sesto, poi l'11° posto di Francesco Santacroce, il 13° di Tommaso Saccardi, il 16° di Riccardo Tonetti seguito da Simon Talacci (18°), Manuel Ploner (19°), Gianlorenzo Di Paolo (21°) e Matteo Pizzato (23°).

A La Thuile si è disputato invece un altro gigante femminile, con Emma Wieser al primo posto con 9 centesimi nei confronti di Ludovica Righi, che si è presa però il successo per la tappa del GP Italia, sia nella categoria Giovani che tra le Aspiranti. Terza assoluta Chayenne Kostner (+ 0”84 da Wieser).

Colpaccio di un altro giovane, Filippo Collini, nel gigante FIS di Kranjska Gora dominato dagli italiani, con 5 atleti ai primi 6 posti; seconda piazza per Pietro Giovanni Motterlini (+ 0”22), terzo Fabio Allasina (+ 0”78), poi il quarto di Lorenzo Thomas Bini e il sesto di Jonas Bacher.

Tra le donne, senza azzurre al via, successo per l'austriaca Lena Frommer con soli 9 centesimi sull'olandese Noa Rabou e 47 rispetto alla slovena Ula Stella Podrepsek.