I giornalisti di Rai Sport lottano per evitare la chiusura del canale. Lo sci tutto su Rai 2?

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I giornalisti di Rai Sport lottano per evitare la chiusura del canale. Lo sci tutto su Rai 2?

Dopo la notizia dei giorni scorsi, si va verso uno sciopero di tre giorni. "Senza il canale, la redazione perderebbe la sua identità e sarebbe presto smantellata".

Proprio nei giorni dell'opening di Soelden, è emersa la notizia secondo cui Rai Sport andrebbe verso la chiusura.

Si tratta, di fatto, del canale che trasmette anche tutta la Coppa del Mondo di sci alpino, oltre alle discipline invernali che la Rai trasmette con continuità, in particolare lo sci di fondo e alcune tappe italiane tra salto e combinata nordica.

Proprio per questa stagione 2020/21, la TV di Stato ha cominciato dall'opening di Soelden a proporre uno studio itinerante (partendo dal cuore di Brescia), condotto da Sabrina Gandolfi e con Paolo De Chiesa quale opioninista di riferimento, per lanciare le varie gare, fornendo anche un ottimo servizio “sul campo”, visto che oltre ai telecronisti era stato inviato sul Rettenbach un giornalista per le interviste live, Simone Benzoni.

Il rischio di dover “spostare” quanto possibile su Rai 2 (come accaduto anche la scorsa stagione, ma per una precisa scelta editoriale, in occasione delle gare di CdM sulle nevi italiane), la rete scelta per gli eventi sportivi principali, è concreto come la possibilità che alcuni appuntamenti vadano in onda solo su Rai Sport web.

Lo si evince dal comunicato emesso dai giornalisti di Rai Sport, dopo l'assemblea che ha deciso all'unanimità per uno sciopero di tre giorni da definire prossimamente. “Anche se il progetto riguardasse solo la chiusura del nostro canale e non della Testata, sarebbe comunque gravissimo e inaccettabile, perché si tratterebbe del preludio a una chiusura totale di Rai Sport, testata storica della Rai – si legge nella nota, riferendosi alla decisione assunta dall'amministratore delegato Salini - E' evidente che senza il canale la redazione perderebbe la sua identità e sarebbe presto smantellata. E la Rai verrebbe meno al suo ruolo di sevizio pubblico, perché i primi a essere penalizzati sarebbero i milioni di appassionati che pagano il canone e che si vedrebbero privati del diritto di seguire lo sport in chiaro, senza essere costretti a pagare un abbonamento alle pay tv.

A rimetterci sarebbe anche la stragrande maggioranza delle discipline sportive, che senza un canale del servizio pubblico dedicato sarebbe destinata a sparire da tutti i palinsesti. Rai Sport non può chiudere. Al contrario deve essere rilanciata, ma i segnali che da tempo ci manda l'Azienda sono inequivocabili e perfettamente in linea con il progetto di chiusura. E il tentativo del Direttore (Auro Bulbarelli, ndr) di rassicurarci ha ottenuto l'effetto diametralmente opposto, creando ulteriore preoccupazione, visto che nella sua mail alla redazione sposa in pieno questo progetto.

Chiediamo, perciò, un'assunzione di responsabilità e una ferma presa di posizione del Direttore, che deve chiarire inequivocabilmente se sta dalla parte della redazione e della Testata che dirige, o se sta invece con l'AD, che la vuole chiudere. Pretendiamo un confronto serrato e immediato sia con la Direzione, sia con l'Azienda, per avere dei chiarimenti sul futuro di Rai Sport, e per discutere un serio piano di rilancio della Testata, del Canale e dell'intera offerta sportiva della Rai. L'assemblea dei giornalisti di Rai Sport, all'unanimità, proclama da subito lo stato di agitazione e affida al CdR un pacchetto di 3 giorni di sciopero”.

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