Come sta la polivalente canadese, che il 28 gennaio subì un doppio serio infortunio, alla spalla sinistra e al ginocchio destro, con quel volo incredibile nel super-g di Cortina? La neve è ancora lontana, ma nella "sua" Mont-Tremblant (dove si tornerà a gareggiare ad inizio dicembre) si allena in bici e c'è fiducia per il pieno recupero.
Giovedì 29 Agosto 2024
Valérie Grenier è una splendida protagonista del circo rosa, splendida e sfortunata se pensiamo ai tanti problemi fisici di una carriera che sarebbe potuta decollare molto prima e, da qualche mese, è di nuovo condizionata da quanto accaduto nel super-g dello scorso 28 gennaio a Cortina.
Mentre si stava giocando almeno il podio nella gara di chiusura del trittico sull'Olympia delle Tofane, la fenomenale canadese classe 1996 è stata sbalzata in aria, per un volo davvero clamoroso e tostissimo da assorbire, dal dosso in uscita da Rumerlo: i danni rimediati sono stati importanti, alla spalla sinistra e di nuovo al ginocchio, quello destro con ricostruzione del crociato e lesione di collaterale e menisco.
A due mesi da Soelden, è improbabile pensare di vedere una delle migliori specialiste in circolazione al via sul Rettenbach, non avendo ancora cominciato la preparazione sulla neve sette mesi dopo quel crac: Valérie però ha potuto ricominciare a fare sul serio sul piano atletico, dalla palestra alla bicicletta, pedalando sulle strade della località del Québec dove è cresciuta sciisticamente, proprio quella Mont-Tremblant che le ha regalato una grande emozione (pur non essendo arrivati i risultati in quel caso) lo scorso inverno con i due giganti di Coppa del Mondo sulla pista “Flying Mile”.
Il massimo circuito tornerà lì il 7-8 dicembre e chissà che Grenier non possa esserci, provandoci magari un paio di settimane prima nella seconda gara stagionale tra le porte larghe prevista a Killington.
E' ancora presto per dirlo, così come per rivederla nella velocità dove, proprio due giorni prima dell'incidente, a Cortina aveva colto il primo podio in discesa.
Operata alla spalla a Innsbruck, la 27enne nordamericana era finita poi di nuovo sotto i ferri in patria, qualche giorno più tardi, per “aggiustare” il ginocchio. E da lì è cominciata una nuova rincorsa, con la solita determinazione per tornare la Grenier di prima.
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