La prova di fondo della gundersen non ha seguito lo schema di gara più probabile dopo il segmento di salto su Large Hill. Infatti i primi sette si sono ben presto ricompattati, ma un generale rilassamento ha favorito il rientro di anche tre atleti sulla carta tagliati fuori dalla lotta per le meadglie.
Si è quindi venuto a formare un gruppone composto da dieci uomini che ha proceduto d'intesa in una competizione molto tattica.
È stato Björn Kircheisen a dare fuoco alle polveri nel giro finale. Il tedesco ha attaccato sull'ultima, dura, salita e la sua azione ha dimezzato il numero dei battistrada poiché Bernhard Gruber, Akito Watabe, Jason Lamy Chappuis, Håvard Klemetsen e il debilitato Eric Frenzel hanno alzato bandiera bianca.
Le code del tedesco sono state tenute solo da Jørgen Graabak, Johannes Rydzek, Fabian Rießle e, a fatica, da Magnus Moan.
Il più giovane dei due norvegesi ha poi preso il comando delle operazioni all'inizio delle ripetute curve finali con i tre teutonici alle sue spalle. In un tornante Rießle ha effettuato uno scomposto sorpasso facendo cadere Rydzek e rallentando Kircheisen.
Graabak si è quindi involato verso l'oro, mentre Moan ha avuto la strada spianata verso l'argento. La Norvegia torna pertanto a vincere ai Giochi olimpici per la prima volta da Nagano 1998, quando si impose il leggendario Bjarte Engen Vik. Inoltre l'ultima doppietta nella combinata nordica risaliva a Garmisch 1936.
Il dato curioso è che il miglior norvegese in entrambe le gare individuali è stato l'uomo inserito nel quartetto all'ultimo momento. Sul Normal Hill Magnus Krog, bronzo, aveva vinto il ballottaggio con Graabak e quest'ultimo ha a sua volta superato la concorrenza di Mikko Kokslien per un pettorale nella prova odierna.
Il vincitore, classe 1991, non si era mai imposto in Coppa del Mondo, ma era già salito sul podio dimostrando di essere ragazzo di sicuro talento. Con ogni probabilità quella di oggi non sarà l'unica affermazione della sua carriera.
Alle spalle degli scandinavi Rießle ha superato in volata Kircheisen ottenendo un sorprendente bronzo, tuttavia in casa Germania ci sarà sicuramente maretta dopo quanto avvenuto oggi. Probabilmente Graabak si sarebbe imposto comunque, ma senza la frittata del ventitreenne di Breitnau le medaglie teutoniche sarebbero state due.
Gli italiani, attardati dopo il salto, hanno recuperato nel fondo ma sono rimasti lontani dalle posizioni di vertice. Alessandro Pittin ha concluso diciottesimo, Armin Bauer ventitreesimo, Lukas Runggaldier ventottesimo e Giuseppe Michielli quarantunesimo.
SOCHI - GIOCHI OLIMPICI - GUNDERSEN LH/10 KM
1. GRAABAK Jørgen (NOR) 23'27"5
2. MOAN Magnus (NOR) a 0"6
3. RIEßLE Fabian (GER) a 1"6
4. KIRCHEISEN Björn (GER) a 2"1
5. GRUBER Bernhard (AUT) a 11"3
6. WATABE Akito (JPN) a 11"5
7. LAMY CHAPPUIS Jason (FRA) a 16"4
8. RYDZEK Johannes (GER) a 23"9
9. KLEMETSEN Håvard (NOR) a 24"5
10. FRENZEL Eric (GER) a 30"4
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Domani giornata di riposo. Il programma della combinata nordica si chiude giovedì con la staffetta. Norvegia e Germania ovvie favorite per l'oro.
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