Domani, con la qualificazione di Oberstdorf, si apre la sessantatreesima edizione della Tournèe dei Quattro Trampolini, storica manifestazione del salto con gli sci, che si concluderà a Bischofshofen nel giorno dell'Epifania.
Alla luce dell'andamento del primo scorcio di stagione, caratterizzato per il secondo anno consecutivo da un forte livellamento di valori, è impossibile indicare un chiaro favorito. Tuttavia ai nastri di partenza si può individuare una rosa di 4 uomini con le più alte chance di entrare nel Mito di questa disciplina direttamente dalla porta principale.
Fra di essi il nome più blasonato e atteso è indubbiamente quello di Simon Ammann. L'elvetico si è reso protagonista di un ottimo inizio di inverno e lancerà l'ennesimo assalto alla Vierschanzentournee, sinora sempre sfuggitagli e unico alloro assente dalla sua ricchissima bacheca.
Infatti il trentatreenne svizzero ha già vinto 1 Coppa del Mondo, 4 ori olimpici, 1 oro iridato e 1 titolo mondiale di volo. Se dovesse conquistare anche la tanto agognata Tournee diventerebbe il secondo atleta della storia dopo Matti Nykänen a completare la "Royal Flush", ovvero a vincere almeno una volta in carriera tutte le cinque più importanti manifestazioni del salto con gli sci.
Sulla base di quanto visto nel primo mese di competizioni agonistiche, il veterano rossocrociato ha tutte le carte in regola per riuscire nel suo intento, a patto di essere perfetto in fase di stacco dove talvolta non riesce a eseguire tutto correttamente, con invevitabili ripercussioni sul punteggio.
Proprio per il fatto di non avere margine sul dente, Ammann non può essere considerato il favorito numero uno. Un ruolo che, seppur di strettissima misura, spetta a Roman Koudelka. Il ceco, dopo aver atteso a lungo il primo successo in Coppa del Mondo, ha vinto 3 delle ultime 7 gare disputate mettendo in mostra invidiabili forma fisica e tecnica, esaltate da enormi miglioramenti in fase di volo.
In realtà prendendo in considerazione esclusivamente il piano tecnico-atletico troviamo un uomo solo al comando. Si tratta di Michael Hayböck, attualmente dotato di una condizione straripante. L'austriaco però finora ha faticato a realizzare in gara quanto di buono mostrato in allenamento a causa di una tenuta mentale ancora lacunosa.
Se il ventitreenne di Hinzenbach dovesse riuscire a mantenere il sangue freddo, allora secondo gli addetti ai lavori potrebbe dominare la Tournée. Tuttavia nelle gare di Engelberg non ha tenuto a freno le proprie emozioni, non riuscendo a mettere a frutto la sua attuale superiorità. Esclusivamente per questa ragione non può essere indicato come l'eletto per la conquista della manifestazione, ma "solo" uno del quartetto che partirà in prima fila, chiusa da Anders Fannemel.
Il norvegese, leader della classifica generale di Coppa del Mondo, è il saltatore più estremo del circuito. Fino a questo momento la sua tecnica di salto oltremodo rischiosa si è rivelata il più delle volte efficace, ma lo espone anche a controprestazioni (come avvenuto a Engelberg) che risulterebbero deleterie per le ambizioni di vittoria finale.
Alle spalle del gruppo di testa, la lista degli outsider è capitanata da Gregor Schlierenzauer e Peter Prevc.
L'austriaco, già vincitore di due Tournée (2011/'12 e 2012/'13) è ancora alla ricerca della quadratura tecnica smarrita nell'off-season 2013 e al momento alterna salti di livello assoluto ad altri mediocri. La sua candidatura alla conquista della vittoria finale passa dalla capacità di esprimersi al top per undici giorni di fila, cosa che ormai non gli capita da due anni.
Lo sloveno invece è palesemente lontano dalla propria forma migliore, ma nonostante questo handicap è quinto nella classifica generale di Coppa del Mondo. Se dovesse ritrovare anche parzialmente la propria esplosività in fase di stacco diventerebbe automaticamente un papabile per la vittoria finale.
Vi sono poi le due scheggie impazzite nipponiche, Noriaki Kasai e Daiki Ito. I due asiatici sono tornati in Giappone dopo le prove di Lillehammer, quindi la loro condizione è attorniata dal mistero e sarà solo la qualificazione di Oberstdorf a dire se potranno ambire a un successo mai colto da nessun giapponese, eccezion fatta per Kazuyoshi Funaki.
Difficile immaginare un tedesco vincitore della Tournée. La squadra teutonica, seppur dotata di una qualità media elevatissima, appare priva della punta in grado di esprimersi costantemente al top poiché Severin Freund e Richard Freitag sono troppo incostanti. Ci sarà curiosità attorno a Kamil Stoch, all'esordio stagionale dopo l'infortunio alla caviglia, e leader di una Polonia che, dopo un pessimo avvio, è alla caccia di riscatto.
Per quanto rigurda l'Italia si è deciso di confermare Davide Bresadola e di affiancargli i giovani Daniele Varesco e Federico Cecon. Riguardo le prospettive azzurre riportiamo le parole di Paolo Bernardi: "L'obiettivo di Bresadola deve essere quello di entrare in zona punti, tenendo però in considerazione tutte le dinamiche delle gare della Tournée dove, con il sistema KO, si può essere nei 30 con brutti salti così come non marcare punti pur con ottime prestazioni a seconda del rendimento del proprio avversario. Per quanto riguarda Varesco e Cecon l'obiettivo è semplicemente quello di verificare il loro livello nel contesto più difficile di tutto l'inverno poiché nella Tournée i gruppi nazionali tedeschi e austriaci alzano a dismisura la già spietata concorrenza".
Riguardo il sistema KO citato da Bernardi val la pena di ricordare come nella Vierschanzentournee le competizioni si svolgano con un format particolare e la qualificazione assuma fondamentale importanza poiché la prima serie delle gare è strutturata come una serie 25 scontri diretti così stabiliti:
VINCITORE QUALIFICAZIONE VS 50°
2° vs 49°
3° vs 48°
e così via fino a...
25° vs 26°
Accedono alla seconda serie, e quindi alla zona punti, i vincitori di ogni head-to-head più i cinque atleti con il punteggio più alto tra gli sconfitti. Pertanto teoricamente si può essere nei 30 senza avere una delle migliori trenta prestazioni assolute o viceversa.
Per quanto riguarda Gregor Schlierenzauer va rimarcato come anche solo vincere una gara rappresenterebbe un traguardo storico. L'austriaco al momento vanta 9 vittorie di tappa, a una lunghezza da Jens Weißlog e Bjørn Wirkola. Pertanto l'ormai venticinquenne è sulla soglia di diventare l'atleta con più gare vinte in seno alla Tournée.
BOLLETTINO NEVE
LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
---|---|---|
Ghiacciaio Val Senales | 9/11 | 20-130 cm |
Racines Giovo | 6/9 | 5-46 cm |
San Domenico di Varzo | 6/7 | 40-150 cm |
Klausberg | 5/11 | 47-191 cm |
FONDO, SCELTI DAI LETTORI
BOTTERO SKI
ARC TEC - squadretta in allumino 88
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