Corsi e ricorsi storici. La Norvegia torna a vincere un oro iridato in un team event per la prima volta dopo 22 anni. L'ultima affermazione degli scandinavi, datata 23 febbraio 1993, era arrivata proprio a Falun dove oggi il digiuno è stato spezzato.
Il quartetto norvegese, composto da Anders Bardal, Anders Jacobsen, Anders Fannemel e Rune Velta era il favorito della vigilia e ha rispettato il pronostico conquistando una medaglia d'oro rimasta in discussione solamente per metà gara.
MVP di giornata il ritrovato Bardal. Il veterano della squadra aveva addirittura rischiato di non partecipare ai Mondiali per via dell'infortunio al polso patito a metà gennaio a Wisla, ma oggi ha dato il suo apprezzabile contributo per chiudere in bellezza un'edizione iridata ampiamente positiva per la Norvegia.
Dunque viene spezzata dopo oltre un decennio l'egemonia dell'Austria che aveva vinto gli ultimi 7 team event iridati e nell'ambito dei Mondiali era imbattuta dal lontano 2003. Oggi il quartetto rot-weiß-rot, formato da Stefan Kraft, Michael Hayböck, Manuel Poppinger e Gregor Schlierenzauer si è dovuto accontentare della medaglia d'argento.
A conti fatti i detentori del titolo hanno dovuto rinunciare al trono a causa di un pessimo primo salto di Schlierenzauer, anche se neppure Poppinger e Hayböck sono stati trascendentali. Ottima invece la prestazione del vincitore della Vierschanzentournee.
Medaglia di bronzo per la Polonia, che riscatta in extremis un Mondiale avaro di soddisfazioni. Piotr Zyla, Jan Ziobro, Klemens Muranka e soprattutto Kamil Stoch hanno tutti fatto la loro parte nella conquista del gradino più basso del podio.
Quarto un buon Giappone, espressosi al meglio delle sue potenzialità. I nipponici hanno preceduto la Germania, vittima invece di una vera e propria debacle. I tedeschi, considerati i rivali più accreditati della Norvegia, hanno letteralmente bucato la prova sbagliando sette salti su otto.
Unica eccezione gli irreali 143 metri ottenuti in chiusura da Severin Freund, il quale - atterrato 9 metri oltre l'Hs - ha però appoggiato le mani sulla neve. In ogni caso la controprestazione odierna non inficia un bilancio oltremodo in attivo per il movimento teutonico, già sicuro di imporsi nel medagliere del salto con gli sci.
Sesta la Slovenia per cui si chiude invece un Mondiale sottotono, eccezion fatta per il quarto posto di Peter Prevc nella prova individuale su Large Hill.
Prestazione deludente per l'Italia formata da Daniele Varesco, Sebastian Colloredo, Davide Bresadola e Federico Cecon. Gli azzurri hanno chiuso dodicesimi. Non vi erano grandi aspettative, ma vedere il quartetto italiano battuto di 40 punti da quello coreano dimostra come oggi il team si sia espresso ben al di sotto delle proprie potenzialità.
FALUN HS 134 - TEAM EVENT MASCHILE
1. NORVEGIA (NOR) 872.6
2. AUSTRIA (AUT) 853.2
3. POLONIA (POL) 848.1
4. GIAPPONE (JPN) 831.2
5. GERMANIA (GER) 809.2
6. SLOVENIA (SLO) 797.5
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MEDAGLIERE FINALE SALTO CON GLI SCI
3-1-0 (4) GERMANIA
2-1-1 (4) NORVEGIA
0-2-2 (4) AUSTRIA
0-1-1 (2) GIAPPONE
0-0-1 (1) POLONIA
La prossima settimana torna la Coppa del Mondo e la lotta per la conquista della Sfera di cristallo è apertissima. Mancano ancora ben 7 gare e i primi tre della classifica generale (Prevc, Kraft, Freund) sono divisi solamente da 102 punti.
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