Ulricehamn, staffetta femminile alla Norvegia

Le norvegesi hanno comandato sin dall’avvio della prima frazione, con una Østberg che ha subito tentato di selezionare il gruppo. La terza della generale di Coppa del Mondo è riuscita in un primo tempo ad allungare insieme alla sola Ingemarsdotter, ma ha poi dato segno di una condizione in lieve calo rispetto a inizio stagione subendo poi il recupero della slovena Anamarija Lampic e di Lotta Udnes Weng di Norvegia II.

Ha però provveduto Heidi Weng, nella seconda frazione, a produrre lo strappo decisivo. La 25enne di Ytre Enebakk ha lasciato a 17 secondi circa le atlete che avevano cambiato in sua compagnia, raggiunte nel frattempo dalla Germania e dagli Stati Uniti, grazie alle ottime prove di Stefanie Böhler e Sadie Bjornsen.

Salvo per il cedimento della Slovenia, con Lea Einfalt, la situazione è rimasta pressoché immutata nel corso della terza frazione, sebbene Kalla ed Elizabeth Stephen abbiano provato nel primo tratto a riportare sotto Svezia e USA. Jacobsen ha reagito nei chilometri successivi, e al momento dell’ultimo cambio la gara era saldamente nelle mani della Norvegia, che chiedeva a Bjørgen soltanto di difendere un margine di 15 secondi.

La regina del fondo ha spento sul nascere qualsiasi velleità di rimonta delle avversarie allungando con decisione nel primo chilometro e mezzo, prima di concedersi un rallentamento nella parte conclusiva. Alle sue spalle, a giocarsi gli altri due gradini del podio sono rimaste Sandra Ringwald per la Germania, Hanna Falk per la Svezia e Jessica Diggins per gli Stati Uniti, mentre Silje Øyre Slind, ultima frazionista di Norvegia II, ha ceduto a poco più di un chilometro dal termine.

Lo sprint ha sorriso alla tedesca, che ha bruciato per due decimi la svedese, a sua volta capace di estromettere dalla top three l’americana, sempre per due decimi.

Malgrado l’inserimento nel quartetto di Krista Pärmäkoski, la Finlandia, seconda in assenza della sua donna di punta a La Clusaz, si è dovuta accontentare del sesto posto, a oltre un minuto dalle vincitrici. Subito dietro la Slovenia e la seconda formazione svedese.

L’Italia ha raccolto un nono posto. Ad aprire la staffetta è stata Virginia De Martin Topranin, che ha limitato i danni e ha cambiato in settima posizione, a 12 secondi dalla vetta. Ha invece sofferto Caterina Ganz, scivolata in undicesima piazza, lasciando per strada 56’’. Hanno quindi recuperato una posizione a testa Elisa Brocard in terza frazione e Ilaria Debertolis in quarta.

1. Norvegia I (Østberg, H. Weng, Jacobsen, Bjørgen) 50:33.3

2. Germania (Hennig, Böhler, Carl, Ringwald) +8.8

3. Svezia I (Ingemarsdotter, Henriksson, Kalla, Falk) +9.0

4. Stati Uniti (Brennan, Bjornsen, Stephen, Diggins) +9.2

5. Norvegia II (L. U. Weng, K. Ø. Slind, Haga, S. Ø. Slind) +44.8

6. Finlandia (Niskanen, Kyllönen, Mononen, Pärmäkoski) +1:06.6

7. Slovenia (Lampic, Visnar, Einfalt, Cebasek) +1:06.9

8. Svezia II (Nordström, Wiken, Rydqvist, Sundling) +1:07.1

9. Italia (De Martin Topranin, Ganz, Brocard, Debertolis) +2:20.9

10. Russia II (Vedenina, Guschina, Medvedeva, Kovaleva) +2:53.7