Ustiugov resiste sul Cermis e conquista il Tour de Ski

La leadership di Ustiugov non è mai parsa davvero a rischio: il vantaggio su Sundby, salito a 1’ e 15 secondi ai piedi della scalata finale, non è mai sceso al di sotto dei 50’’, barriera avvicinata quando al traguardo mancava ormai meno di un chilometro. Forse rassegnato al posto d’onore, il norvegese ha anzi ceduto leggermente nel finale, tanto da chiudere più vicino a chi lo seguiva che a chi lo precedeva.

Ben più accesa è stata invece la battaglia per il gradino più basso del podio. Alla partenza, Dario Cologna era chiamato a difendere mezzo minuto circa sul terzetto composto da Matti Heikkinen, Maurice Manificat e Alex Harvey. Questi ultimi hanno dimezzato il divario nei 6 km pianeggianti, prima di separarsi sulle rampe del Cermis.

Il primo a mollare è stato Harvey, presto raggiunto e scavalcato anche da un Marcus Hellner parso per un breve tratto anche in grado di puntare a ulteriori sorpassi. È toccato quindi a Heikkinen arrendersi al ritmo di Manificat, che ha colmato in solitaria il divario da Cologna. Lo svizzero si è però gestito al meglio, trovando al momento dell’aggancio la forza di attaccare a sua volta il francese e di staccarlo in vista del traguardo. Manificat si può consolare con il miglior tempo di giornata e la conseguente vittoria di tappa.

Sul secondo gradino del podio odierno è salito Heikkinen, capace nel finale di rifarsi sotto e di chiudere a 4’’ circa dal francese. Hellner ha concluso sesto con il quarto parziale di giornata, davanti a Harvey.

Tre norvegesi hanno completato la top ten: Simen Hegstad Krüger, che ha agilmente difeso l’ottava piazza; Hans Christer Holund, risalito dall’undicesima posizione e capace di stampare la terza prestazione di oggi, cogliendo il primo podio stagionale; e Niklas Dyrhaug, sceso dalla nona.

Appena alle spalle di quest’ultimo partiva Francesco De Fabiani, che nutriva la speranza di ripetere il nono posto della scorsa edizione. Il valdostano, dopo un avvio coraggioso che lo ha visto tra i più veloci in pista, in compagnia di Dyrhaug e Holund, ha però sofferto negli ultimi due chilometri, perdendo contatto dai compagni di viaggio e subendo i sorpassi di Sjur Røthe, Didrik Tønseth e Alexander Bessmertnykh, fino alla chiusura in 14esima piazza. De Fabiani è stato comunque il migliore degli italiani anche a livello di tappa, sia pure con il 24esimo parziale.

A punti, tra gli azzurri, è andato anche Giandomenico Salvadori, 28esimo al traguardo e 30esimo di tappa. 39esimo, invece, Maicol Rastelli, con il 36esimo tempo nell’inseguimento conclusivo.

Il duello tra Ustiugov e Sundby che ha caratterizzato il Tour de Ski sembra potersi riproporre anche nella generale di Coppa del Mondo. Su questo fronte continua tuttavia a condurre il norvegese, con 1138 punti, 177 in più rispetto al russo (961). Difficile immaginare che altri si possano inserire nella lotta: Heikkinen è terzo a quota 741. Quasi doppiati il quarto e il quinto, Hellner e Harvey, che salgono rispettivamente a 588 e 580.

1. Sergey USTIUGOV (RUS) 3:24:47.9

2. Martin Johnsrud SUNDBY (NOR) +1:02.9

3. Dario COLOGNA (SUI) +1:19.1

4. Maurice MANIFICAT (FRA) +1:26.9

5. Matti HEIKKINEN (FIN) +1:31.3

6. Marcus HELLNER (SWE) +2:05.8

7. Alex HARVEY (CAN) +2:39.7

8. Simen Hegstad KRÜGER (NOR) +3:27.2

9. Hans Christer HOLUND (NOR) +3:50.4

10. Niklas DYRHAUG (NOR) +4:24.9

1. Maurice MANIFICAT (FRA) 29:20.0

2. Matti HEIKKINEN (FIN) +6.1

3. Hans Christer HOLUND (NOR) +15.8

4. Marcus HELLNER (SWE) +19.0

5. Dario COLOGNA (SUI) +22.7

6. Alexander BESSMERTNYKH (RUS) +37.5

7. Sjur RØTHE (NOR) +41.6

8. Simen Hegstad KRÜGER (NOR) +43.6

9. Jens BURMAN (SWE) +53.8

10. Niklas DYRHAUG (NOR) +56.0