Katie Uhlaender prova il suo nuovo skeleton in galleria del vento

Katie Uhlaender prova il suo nuovo skeleton in galleria del vento
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Katie Uhlaender prova il suo nuovo skeleton in galleria del vento

Nei giorni scorsi, la campionessa iridata 2012 Katie Uhlaender e i suoi compagni di nazionale Matt Antoine, John Daly e Kayle Tress si sono ritrovati nella galleria del vento di Mooresville, in North Carolina, per eseguire delle prove aerodinamiche sul ProtoStar V5 (nella foto), il nuovo skeleton che verrà impiegato dagli atleti statunitensi a partire dalla prossima stagione.

La nuova slitta realizzata dalla ProtoStar Engineering in collaborazione con Machintek Corporation, deBotech e Carpenter Technology Corporation è stata ideata, progettata e sviluppata appositamente per il team americano con l'obiettivo di facilitare la corsa alla medaglia d'oro olimpica per gli atleti statunitensi.

Grand Schaffner ingegnere e co-fondatore della Protostar ai media americani ha presentato così il nuovo modello: "ProtoStar V5 è il frutto di oltre cinque anni di intensi studi ingegneristici e di lavori specifici sullo sviluppo del prodotto. La stretta collaborazione tra le varie aziende coinvolte, gli atleti e gli allenatori ha permesso di realizzare uno skeleton che dal mio punto di vista sarà molto competitivo."

Il nuovo prodotto presenta alcune sostanziali innovazioni che permettono all'atleta di ottenere alte punte di velocità senza però perdere la guidabilità del mezzo. Il ProtoStar V5 infatti, è stato realizzato con acciai ultra resistenti che consentono di migliorare l'efficienza strutturale dello skeleton e di conseguenza di facilitare la sua guida. 

Inoltre, grazie ad alcuni accorgimenti, la nuova slitta consente di personalizzare velocemente l'assetto a seconda delle volontà e delle sensazioni del singolo atleta. 

Nella galleria del vento i quattro skelettonisti hanno verificato gli assetti aerodinamici con diverse velocità, partendo da 96km/h fino a raggiungere quasi 129km/h. I test sono stati eseguiti per lo più con temperature di circa zero gradi centrigradi ma gli atleti e i tecnici hanno chiesto che le stesse prove venissero eseguite con le medesime condizioni atmosferiche di gara vale a dire con temperature prossime ai meno dieci gradi.

Stando alle prime indicazioni il ProtoStar V5 è da considerarsi pienamente promosso. Ovviamente i tecnici a stelle e strisce al momento non si sbilanciano ulteriormente ben consci che la vera prova del nove è rappresentata dalle prime gare stagionali.

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