È grande Polonia a Berlino: Was e Szymanski sorprese vincenti. Wüst e Lee sempre padrone

È grande Polonia a Berlino: Was e Szymanski sorprese vincenti. Wüst e Lee sempre padrone
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Speed SkatingSpeed Skating - CdM a Berlino

È grande Polonia a Berlino: Was e Szymanski sorprese vincenti. Wüst e Lee sempre padrone

Si è chiuso il terzo weekend dedicato alla Coppa del Mondo di speed skating, ospitato dalla capitale tedesca Berlino. Un fine settimana che ha vissuto continuamente nell’equilibrio bizzoso tra tradizione di vincitori prevedibili e rivelazioni totali. L’ultima giornata di gare regala una grande Polonia nelle gare maschili contro il tempo. Vincono le rivelazioni totali Artur Was (nella foto) e Jan Szymanski. Mentre nelle gare femminili, il classico e le campionesse resistono, prendendosi la scena con alcune contese incerte.

Ireen Wüst non sbaglia ed è fortunata a prendersi la vittoria nei 1500, mentre nei 500 Lee Sang-Hwa non ha rivali. Ancora Olanda e Corea nelle Mass Start, che premia i migliori interpreti dell’anno, classifica di specialità alla mano. Tra gli uomini vince il coreano Lee, mentre Ireen Shouten è la regina al femminile. Gli italiani si mettono in mostra soprattutto in quest’ultima disciplina, anche senza trovare gli spunti decisivi per lottare per il podio. Tumolero e Giovannini si classificano al settimo e all’ottavo posto finale. Mentre Francesca Lollobrigida conclude settima.

Partendo dalla Mass Start femminile, finalmente con due azzurre al via: la sprinter pura Yvonne Daldossi e la più completa – e campionessa del mondo in Coppa - Francesca Lollobrigida. Si capisce subito che la romana fa sul serio e si piazza seconda al primo sprint parziale - guadagnando 3 punti – nella volata intermedia vinta dalla canadese Kali Christ. Il secondo sprint (giro 8)premia Martina Sábliková davanti alla giapponese Nana Takagi: l’azzurra dell’Aeronautica Militare è però sempre presente, prontissima a seguire le mosse dell’esperta campionessa ceca. La segue e ricuce lo strappo con la nipponica, che aveva provato a fuoriuscire dal gruppo. L’ultimo sprint vede muoversi i grossi calibri che si sono spartiti le prime due tappe a Obihiro e Seul. La spunta sempre Takagi, ma dietro di lei si fanno sotto Ivanie Blondin e Irene Schouten. Tutto si decide, come spesso accade, nella volata finale. Proprio la Schouten precede la canadese Blondin davanti alla coreana Jun. Questa sarà anche la classifica finale. Francesca Lollobrigida non riesce a uscire in tempo – complice anche un contatto nel concitato finale - per cercare lo spunto veloce. Chiuderà sesta. La sua rincorsa verso il bis nel titolo è tutt’altro che chiusa.

La Mass Start uomini, aveva un azzurro, Andrea Giovannini, “osservato speciale” dopo il suo trionfo a Seul. Proprio il trentino corre bene, rimanendo presto davanti col compagno Nicola Tumolero: si piazzeranno entrambi a punti nel primo sprint. Con Tumolero dietro il canadese Robert Watson e Giovannini terzo. L’Olanda sembra avere le idee chiare e inizia a mostrare la sua tattica di squadra. Tattica che porta Swings (Belgio), Bergsma e Smallenbroek (Austria) a spartirsi la volata ai meno 8. Lo stesso Jorrit Bergsma non cede e regola tutti nell’ultima volata intermedia. Il campione olimpico olandese dà tutto nelle ultime quattro tornate e spezza il gruppo. Lavoro finalizzato a un’eventuale zampata dell’espertissimo connazionale Arjen Stroetinga, sette volte sul podio su nove Mass Start disputate in carriera. La spunta il più lesto: il solito coreano Lee Seung-Hoon. L’asiatico – al secondo centro in stagione – è bravo a lanciare la volata, aumentando la frequenza di pattinata con le sue rapidissime leve. Secondo conclude Stroetinga, mentre Bart Swings è terzo. Questo sarà anche l’ordine d’arrivo. Andrea Giovannini, rimasto chiuso si ferma all’ottavo posto complessivo. Lo precede Nicola Tumolero, al miglior piazzamento in carriera in Coppa: settimo. In classifica di specialità, Giovannini rimane al secondo posto con 176 punti complessivi, mentre guida Lee con 270 lunghezze.

Il ghiaccio di Berlino unita all’aria respirata con il rientro in Division A, fa bene al velocista azzurro con le migliori credenziali. Il 35’’35 di Mirko Giacomo Nenzi migliora il suo primato stagionale – già ritoccato verso il basso ieri – e gli fa ottenere una più che buona dodicesima posizione. Si tratta del suo miglior piazzamento stagionale, con il quale difende la sua permanenza tra i “big” conquistata venerdì con la vittoria nel gruppo B. Il successo, invece, va nuovamente ad Artur Was. Il polacco centra la seconda vittoria in due giorni – venerdì aveva conquistato la prima serie dei 500 con grande sorpresa. È al suo terzo podio in carriera – tra cui due ori. Il 28enne di Varsavia rende ancora più incerta la lotta per la supremazia dei 500, dopo il dominio di Kulizhnikov, oggi assente. Ma per una sorpresa “confermata”, arriva un podio clamoroso per il semisconosciuto Espen Aarnes Hvammen. Norvegese, 26 anni, è entrato stabilmente in gruppo A soltanto da questa stagione. Terzo Laurent Dubreuil (35’’09), al secondo podio berlinese e terzo consecutivo nei 500, dopo il bronzo nell’ultima prova di Seul. I favoriti e più esperti – Mo Tae-Bum, Smeekens, Mulder e Ihle – si piazzano tutti tra il quinto e l’ottavo posto.

In Division B è convincente la prova di David Bosa, settimo in 35’’83. Il trentino ottiene il suo personal best e guadagna quattro punti preziosi in Coppa di specialità. Più indietro l’altro azzurro Luca Zanghellini, ventesimo in 36’’39, che rappresenta anche il suo primato personale assoluto.

1500 donne di lusso, con tutte le favorite del gruppo A nelle primissime posizioni. Le migliori non deludono e danno vita a una gara emozionante per contendersi la vittoria. L’oro va all’olandese Ireen Wüst in 1’55’’89. La 28enne di Goirle si riprende - a Seul era stata sconfitta dalla Leenstra – lo scettro sulla “sua” distanza e balza in testa alla classifica di specialità. Decisivi gli ultimi metri di gara, in cui la fuoriclasse oranje ha fatto la differenza sulla seconda, Heather Richardson. Per il talento degli Usa, arriva comunque un ottimo secondo posto dopo la vittoria di ieri nei 1000. Decidono la contesa 2 soli centesimi di differenza. Mentre Marrit Leenstra – terza all’arrivo – deve rinunciare per appena 4 centesimi alla prima posizione. Una gara davvero emozionante nel segno dell’equilibrio totale. La Wüst ottiene la sua quarta vittoria stagionale e consolida la sua leadership in Coppa del Mondo generale. L’unica italiana impegnata sulla distanza – ma in Division B – era Francesca Lollobrigida. L’azzurra ha finito al dodicesimo posto.

Nella stessa distanza, ma al maschile, torna al successo Jan Szymanski: ed è grande Polonia in Germania. Il bronzo olimpico a Sochi con l’Inseguimento a squadre polacco, trova la sua prima vittoria individuale in Coppa del Mondo. 1’46’’80 il suo crono vincente, inferiore di 33 centesimi a quello realizzato dal norvegese Sverre Lunde Pedersen – vincitore dei 1500 di Seul e in testa alla classifica di specialità. I quotati olandesi Kjeld Nuis e Koen Verweij finiscono soltanto ottavo e nono. Mentre arriva il primo podio del giovane oranje Thomas Krol, 22 anni e appena 7 gare – tutte sui 1500 – disputate in World Cup.

Tre gli azzurri che hanno disputato i 1500 nel secondo gruppo: Mirko Giacomo Nenzi (14eimo), Luca Stefani (16esimo) e Andrea Giovannini (22esimo). Tutti al di sotto dei loro personali stagionali precedenti.

La seconda serie dei 500 donne premia ancora la campionessa Lee Sang-Hwa, trovando la quinta vittoria in sei gare stagionali sulla distanza. L’asiatica vince in 37’’96. Ma trova – per la seconda volta consecutiva a Berlino - una rivale in più sulla sua strada. Si tratta di Heather Richardson, che impone alla World Cup la sua presenza dopo il forfait americano in Asia. La campionessa di Coppa nella scorsa stagione è seconda in 38’’07, davanti per 4 centesimi a Nao Kodaira. Anche la giapponese conferma l’ottimo livello della gara centrando il terzo posto. Insomma, dalla seconda serie di Berlino, sul podio sono salite le tre migliori specialiste sulla distanza. Dopo l’ottimo secondo posto nella prima serie di venerdì, Yvonne Daldossi non riesce a ripetersi. La 22enne di Lana (Bolzano) si piazza 12esima in Division B con il crono finale di 35’’95.

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Archiviata la sorprendente, per molti versi, tappa berlinese, la Coppa del Mondo riparte subito. Dal 12 al 14 dicembre, lo speed skating mondiale fa tappa in Olanda. Sulla mitica pista-tempio “Thialf” di Heerenveen.

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