La 7^ di Valentina Greggio, la 16^ di Simone Origone, lo sci velocità è solo azzurro. "Riusciamo sempre a migliorarci"

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Sci di velocitàcoppa del mondo 2024/25

La 7^ di Valentina Greggio, la 16^ di Simone Origone, lo sci velocità è solo azzurro. "Riusciamo sempre a migliorarci"

Oggi a Vars la festa per una nuova, doppia sfera di cristallo messa in bacheca dai due straordinari campioni della nazionale, con il pensiero dell'asso di Champoluc per Jean Daniel Pession. Nel week-end ci sono le sfide che valgono le medaglie mondiali.

La coppa numero 7 per Valentina, quella numero 16 per Simone.

Due leggende dello sci velocità che oggi a Vars hanno chiuso i giochi, con una gara d’anticipo rispetto alla sfida bis che poi ha chiuso il programma della tappa di CdM nella località francese simbolo della disciplina, per mettere in bacheca altre due sfere di cristallo per l’Italia.

Il bello è che, per Valentina Greggio e Simone Origone, non è finita qui visto che da venerdì comincia la prima fase dei campionati del mondo, sempre sulle nevi transalpine, verso il week-end in cui, tempo permettendo, si assegneranno le medaglie iridate. Ecco le impressioni dei fuoriclasse azzurri dopo quanto “combinato” oggi, con le vittorie n° 50 e 51 dell’ossolana nel massimo circuito (7 su 7 in una stagione sinora perfetta), e il 1° e il 2° posto dell’asso di Champoluc.

“Il vecchio funziona sempre – ride Simone, raccontandosi nel post gara tramite l’ufficio stampa FISI – Ogni anno riesco a trovare qualcosina da migliorare e cresco sempre un po’, e gli altri lasciamo che inseguano…

Mediamente nelle manche che contano difficilmente sbaglio. Oggi, ad esempio, nell’ultima ho fatto un errore e sono arrivato secondo, ma non è la norma. Anche se faccio fatica a dormire prima delle gare, perché ripenso se quello che ho preparato è giusto, al momento giusto riesco a performare. Ed è così da anni. Questo crea pressione psicologica sui miei avversari, che devono proprio beccarmi in una giornata no.

Ci potrebbe essere margine per ritoccare ancora le velocità massime, su questa pista, ma bisognerebbe riuscire a fare un lavoro aerodinamico importante. Mi piacerebbe fare qualcosa con Pininfarina, come è già successo in passato. Io ho già un buon coefficiente di penetrazione dell’aria, ma si può ancora migliorare. Basterebbe arrivare a 255,6 km/h per il nuovo record. I miglioramenti importanti potrebbero avvenire solo con cambi nel regolamento.

Da metà settimana prossima si potrebbe provare a tentare il nuovo record di velocità, ma con la neve nuova che è caduta e cadrà, e con la neve mai trattata nella parte alta della pista, la vedo davvero difficile. Bisogna che la pista sia un biliardo, e quest’anno c’è molta neve mossa.

Quest’anno la Coppa mi ha emozionato un sacco, perché ci hanno consegnato quella grande… come la generale della Brignone! La dedica va a mia moglie Florence e a mio figlio Dominik, ma non c’è stata gara in cui non abbia pensato a Jean Daniel (Jean Daniel Pession, 28 anni, faceva sci velocità ed era guida alpina come Origone, è morto con la fidanzata Elisa Arlian precipitando dalla cresta del Monte Zerbion)”.

“Sono molto orgogliosa della Coppa, perché è la prima volta che viene data in questo formato e ce l’ha l’Italia - ha detto Valentina Greggio per raccontare le sue emozioni - Non ci sono segreti per le mie vittorie, ci sono anni di esperienza, duro lavoro, allenamento, studio dei materiali.

La collaborazione che ho con Dallara ha portato i suoi frutti. Ho avuto i miei anni di down, ma adesso sono tornata ad essere veloce e ad avere voglia di vincere. Sicuramente ho delle doti naturali, scorrevolezza, sensibilità nei piedi. Riesco ad assecondare il terreno meglio di come fanno le altre, ma tutto questo da solo non basta per vincere. Voglio dedicare la coppa alla mia famiglia e a mio papà, che non la potrà vedere (Sergio Greggio è scomparso lo scorso anno, ndr). Sono d’accordo con Simone che si possa sempre crescere, oggi ho più esperienza, ma passano anche gli anni.

Io sono pragmatica, istintiva, mi fido delle persone con cui lavoro. Negli anni ho fatto molti progressi e il record del mondo si potrebbe migliorare, ma solo in condizioni eccezionali su questa pista. Tanto è vero che il mio dura dal 2016.

E’ vero che sono riuscita ad andare come gli uomini - ha chiuso Valentina - ma il record assoluto, per una donna, non è raggiungibile. Si può avvicinare, ma non battere”.

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