Bilancio di fine stagione in Canton Ticino: bene Carì, affluenza sotto le aspettative per Bosco Gurin, Nara e Campo Blenio

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Bilancio di fine stagione in Canton Ticino: bene Carì, affluenza sotto le aspettative per Bosco Gurin, Nara e Campo Blenio

In attesa della chiusura stagionale di Airolo-Pescium, prevista lunedì prossimo, il Corriere del Ticino ha tracciato un bilancio della stagione appena conclusa per le altre principali stazioni sciistiche ticinesi.

Bilancio di fine stagione per le stazioni sciistiche del Canton Ticino. A livello climatico, secondo le analisi di Meteo Svizzera, la stagione invernale è risultata la più mite dall’inizio delle misure del 1864, con un’anomalia di +2.6 gradi rispetto alla media 1991-2020. Le precipitazioni sono state abbondanti, ma concentrate soprattutto alla fine dell’inverno e con una quota neve mediamente più elevata della media. Temperature miti e innevamento naturale presente solo a fasi alterne, hanno quindi inciso negativamente sull’attività delle stazioni sciistiche ticinesi.

Carì è la stazione sciistica dove si registrano i risultati più incoraggianti: “Rispetto alle ultime due stagioni, contraddistinte dalla quasi assenza di neve, abbiamo triplicato i primi passaggi e chiudiamo questa stagione con 26.500 passaggi, un dato in linea con la media pluriennale” dichiara al Corriere del Ticino il direttore degli impianti Alessandro Jelmini.

Minor soddisfazione a Campo Blenio, dove la stagione si è chiusa con circa 14.000 passaggi, 4.000 in meno dell’inverno precedente, con una stagione condizionata soprattutto dalle temperature eccessivamente miti del mese di febbraio e dai due fine settimana consecutivi di maltempo che hanno aperto il mese di marzo. Per garantire una maggior continuità dell’attività sciistica nei prossimi inverni, la località sta portando avanti un progetto di potenziamento dell’impianto di innevamento, con l’intenzione, previo rilascio di tutte le necessarie autorizzazioni cantonali, di avviare i lavori già nei prossimi mesi.

Stagione non troppo soddisfacente neppure per il Nara, dove il presidente della società di gestione degli impianti, Matteo Milani, definisce «discreta» l’annata appena conclusa. “Non dobbiamo lamentarci troppo. – afferma al Corriere del Ticino - Soprattutto se si considera che le ultime due stagioni sono state praticamente senza neve. Eppure, guardando al numero di passaggi, anche in questo caso, ci troviamo sotto l’asticella delle aspettative: Abbiamo totalizzato 15 – 16 mila primi passaggi, a fronte di un obiettivo fissato a 20 mila” A pesare soprattutto le temperature particolarmente elevate del periodo di Natale e il maltempo del mese di marzo. La località guarda ora con fiducia alla stagione estiva: “fra qualche settimana inaugureremo una nuova pista per le mountain bike di 4 chilometri, un investimento che cerca di ridurre la dipendenza invernale secondo la logica della destagionalizzazione”.

Stagione negativa per Bosco Gurin, dove il responsabile della società impianti, Giovanni Frapolli evidenzia al Corriere del Ticino che si tratta ormai del terzo inverno consecutivo con risultati negativi. A pesare soprattutto le festività natalizie caratterizzate dall’assenza di innevamento e dalle temperature molto miti, che hanno determinato un -60% rispetto ai ricavi medi attesi per il periodo. Frapolli si sofferma sulle difficoltà di gestione di un’area sciistica al di sotto dei 2000 metri di quota, auspicando lo sviluppo di strutture e servizi che possano offrire alternative ai turisti che scelgono la località per le vacanze invernali.

 

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