Il controllo tramite smartphone può aiutare a sopravvivere le piccole funivie in difficoltà finanziarie?

Il controllo tramite smartphone può aiutare a sopravvivere le piccole funivie in difficoltà finanziarie?
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Davide Franchi

SvizzeraFinanza Funiviaria

Il controllo tramite smartphone può aiutare a sopravvivere le piccole funivie in difficoltà finanziarie?

Il sito d’informazione svizzero Swissinfo.ch racconta l’esperienza della piccola funivia di Emmetten (Canton Nidvaldo). Grazie all’innovativo sistema i passeggeri possono controllare la funivia con il proprio smartphone, senza timori per la sicurezza. Questo esempio potrebbe creare un precedente per aiutare le funivie con poco transito a sopravvivere.

La funivia “Waldibahn”, che collega Emmetten a Rinderbühl, è in funzione dal 1923, quando venne realizzato il primo impianto per agevolare il trasporto a valle del latte appena munto. Ben presto si comprese l’utilità di un servizio che consentisse anche il trasporto delle persone e lo sfruttamento turistico di questi pendii che offrono una splendida visione panoramica sul Lago dei Quattro Cantoni. Negli anni Sessanta, con la realizzazione della strada carrozzabile e della nuova cabinovia che garantisce l’accesso al comprensorio sciistico di Klewenalp/Stockhütte – Beckenried/Emmetten, la funivia perse di importanza e il numero dei passaggi diminuì sensibilmente. L’impianto ha, tuttavia, proseguito ad assolvere il fondamentale ruolo di sistema di trasporto pubblico locale, con particolare apprezzamento dei proprietari delle case vacanza. Grazie alla stazione intermedia, la funivia rappresenta, inoltre, l'unico collegamento con il mondo esterno per il piccolo villaggio di Rotiflue.

Con il nuovo innovativo software “BILLpass”, i passeggeri e passeggere possono ora controllare la funivia in modo completamente autonomo tramite smartphone, 24 ore su 24 e sette giorni su sette. Per farlo, basta scansionare il codice QR alla stazione e acquistare un biglietto con carta di credito o con l’app Twint. A questo punto si hanno due minuti di tempo prima che la funivia emetta un segnale acustico e si metta in movimento.

Questo sistema è unico al mondo. L’utenza apprezza il funzionamento continuo senza contanti, mentre allo stesso tempo la funivia risparmia sui costi di gestione”, afferma a swissinfo.ch, Thomas Tschümperlin, Presidente del Consiglio di Amministrazione della Waldibahn.

In particolare: “Non c’è bisogno di nessuno per far funzionare la funivia e non c’è bisogno di mantenere le tradizionali biglietterie”. Si tratta di un enorme sollievo finanziario per la piccola funivia di Emmetten, che effettua circa 6.000 corse all’anno.

La sicurezza non viene trascurata, sottolinea Thomas Tschümperlin: “Ci sono sistemi di misurazione che interrompono automaticamente il funzionamento della funivia in caso di vento forte”. Anche un responsabile tecnico continua a lavorare per la Waldibahn: ferma le operazioni quando si avvicinano i temporali e ora può farlo anche tramite smartphone.

La Waldibahn è una delle circa 200 piccole funivie presenti in Svizzera e una delle 85 della Svizzera centrale. La rete particolarmente fitta di funivie nel Paese è stata inserita nel 2023 nella lista delle tradizioni viventi dell’UNESCO. Nonostante questo riconoscimento, swissinfo.ch sottolinea che il numero di piccole funivie sta diminuendo.

I costi di manutenzione sono spesso troppo elevati rispetto all’utilizzo. “Il nuovo sistema operativo potrebbe alleggerire i costi d’esercizio delle funivie in tutto il Paese”, afferma a swissinfo.ch Ueli Schmitter dell’Associazione funivie Nidvaldo, che ha sostenuto finanziariamente il progetto pilota di Emmetten.

La situazione delle piccole funivie svizzere è analoga anche in Italia: molti piccoli impianti, che assolvono a un fondamentale ruolo di collegamento per paesi altrimenti destinati all’isolamento e allo spopolamento, sono in difficoltà finanziarie e mantenuti in funzione solo grazie a costanti contributi pubblici.

Significativo il caso della funivia Ponte di Piero-Monteviasco, in Provincia di Varese. L’impianto garantisce l’unica via alternativa a una mulattiera a gradoni, per collegare l’abitato di Monteviasco alla viabilità ordinaria. Nel 2018 la funivia è stata chiusa a causa di un grave incidente che causò il decesso di un operaio impiegato nelle attività di manutenzione. Da allora i 10 abitanti rimasti a vivere tutto l’anno a Monteviasco, insieme ai proprietari di attività economiche e seconde case, attendono il suo ritorno in funzione, che dovrebbe finalmente avvenire nei prossimi mesi.

 

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