Ski-test 2019/20: ecco tutti i nuovi Blizzard

In cima alla gamma Firebird troviamo il racecarver GS Firebird WRC WC Piston. L’attrezzo è molto simile ad uno sci da gigante, ha una buona struttura e una sciancratura che ricorda in tutto quelle dei modelli da gara. E’ uno sci che rimane incollato al terreno, con grande stabilità sotto il piede, piantato a terra ma semplice da gestire.
Permette di osare tanto in tutti gli archi di curva e trasmette solidità, nelle curve condotte e a velocità alta trova il suo terreno ideale, esprimendosi al meglio. E’ abbastanza intuitivo e si imposta facilmente a inizio curva, anche se pecca leggermente di impulso a fine curva, ma per gli sciatori tecnicamente non perfetti è un grande aiuto: permette di recuperare l’errore in ogni situazione.

Il modello da slalom è il Blizzard Firebird SRC WC Piston. E’ uno sci a cui bisogna dare del “lei” nelle prime curve, bisogna prenderci confidenza, soprattutto per la struttura solida e il rebound elevato, grazie alla piastra Piston, tanto da avvicinarlo ad un modello da gara puro. Una volta conosciuto lo sci si dimostra maneggevole, divertente e anche intuitivo. 
L’aspetto principale di questo prodotto, oltre alla struttura molto reattiva è la facilità nel metterlo di spigolo, con un ingresso curva non repentino e molto intuitivo, ne deriva una buona conduzione e un’assenza di momenti morti nella sciata, sempre se condotto con curve rapide, brevi e non in derapata.

Nel settore allround Blizzard propone il Firebird HRC nella categoria “performance” e il Firebird Competition in quella inferiore.
Il Firebird HRC si propone come sci per i raggi intermedi e viene apprezzata dai nostri testatori per la semplicità e la facilità di gestione nell’arco di curva elettivo: ogni membro del test team ne ha infatti apprezzato la duttilità e la capacità di entrare facilmente in curva.
La spatola è molto morbida e offre un vantaggio nell’ingresso in curva e nell’impulso nel cambio di direzione, la stabilità è ottima anche in condizioni toste, come quelle del nostro test: su nevi smosse riesce a galleggiare bene per la categoria di appartenenza.
In fase di cambio lo sci risponde bene ma non è sempre aggressivo come certi concorrenti o come un utente elevato potrebbe aspettarsi. 

Il Blizzard Firebird Competition è uno sci perfetto per chi vuole uno sci versatile, agile e stabile su qualsiasi neve e pendio, performante ad alta velocità. Lo sci ha una buona struttura rigida, ti sostiene in tutta la curva con stabilità e precisione, è un po’ difficile da girare a bassa velocità per il livello proposto. Lo sci trova la sua collocazione ottimale per uno sciatore di livello 5 o superiore

Per i livelli intermedi troviamo invece il Blizzard Quattro. L’edizione 2019/20 del Blizzard Quattro RS 70 è una proposta che centra pienamente la categoria e il target di riferimento. I punti di forza del prodotto della casa austriaca sono la stabilità, facilità di conduzione e la resa nelle curve medie, tre dei principali aspetti sui quali un turista evoluto solitamente si concentra.
La gestione della curva è tranquilla, lo sci pecca un po’ in fase di inversione e non ha molto impulso quando lo si scia a livelli elevati, intesi come concatenazione di curve, mentre ad andature medie questo piccolo ritardo non viene avvertito, anzi asseconda la sciata più tranquilla e meno agonistica.

Per le sciatrici la proposta è il Blizzard Alight Pro che centra molto bene il profilo della sciatrice di livello 4-5. Lo sci made in Austria è un prodotto che spicca per la sua maneggevolezza e per la leggerezza della struttura.
Il comfort della sciata è quindi molto elevato, a patto di utilizzare lo sci nei raggi medi, dove rende veramente bene, soprattutto su pendii non troppo complicati.  

In campo allmountain Blizzard  si presenta ai test Neveitalia con il modello Brahma 82, sci che si adatta bene sia al freeride che alla pista.
Su pista battuta è un prodotto preciso e molto versatile, si comporta bene ed è facile da utilizzare in tutti gli archi di curva, risulta essere molto stabile e reattivo ma al contempo duro e impegnativo.
Portandolo in fuori pista su nevi polverose facendo archi di curva corti e medi è molto bello e divertente. 

Come sci da freeski puro la casa austriaca propone, infine, il Rustler 10. Testato nella misura 180 cm si è dimostrato polivalente in ogni condizione. La spatola è morbida e facilita il galleggiamento, lo sci è divertente soprattutto se usato ad alta velocità.
Per il freeski più estremo lo sci è quasi troppo stretto ma la sciancratura aiuta a deformarlo agevolmente, favorendo lo sciatore nella conduzione delle curve.