Unesco: le Dolomiti sono patrimonio Universale dell'Umanità

Lo Sciliar andando verso l'Alpe di Siusi
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Trentino

Unesco: le Dolomiti sono patrimonio Universale dell'Umanità

Il «World Heritage Committee» ha ufficialmente inserito le Dolomiti nella lista del Patrimonio Universale dell'Umanità Unesco. La decisione sulla candidatura presentata dallo stato italiano è stata presa all'unanimità dai 21 membri della commissione Unesco, riunita a Siviglia.

Il nuovo patrimonio dell'umanità sancito dall'Unesco consiste in nove gruppi dolomitici per un'estensione complessiva di 142 mila ettari, cui si aggiungono altri 85 mila ettari di "aree cuscinetto", per un totale di 231 mila ettari, suddivisi tra le province di Trento, Bolzano, Belluno, Pordenone ed Udine.
In particolare sono diventati Patrimoni tutelati dall'UNESCO:
- il gruppo formato da Pelmo e Croda da Lago, situati in Veneto, tra Cadore, Zoldano e Ampezzano;
- il massiccio della Marmolada, posto fra Trentino e Veneto e comprendente la cima più alta delle Dolomiti (3.343 metri) e il ghiacciaio più significativo;
- il gruppo formato dalle Pale di San Martino, Pale di San Lucano e Dolomiti Bellunesi, per lo più in territorio veneto ma anche trentino;
- il gruppo formato dalle Dolomiti Friulane e d'Oltre Piave, le più orientali, suddivise fra le province friulane di Pordenone e Udine;
- le Dolomiti Settentrionali, situate fra Alto Adige e Veneto e comprendenti i frastagliati Cadini,
- le Dolomiti di Sesto,
- le austere Dolomiti d'Ampezzo,
- le lunari Dolomiti di Fanes, Senes e Braies;
- il gruppo Puez-Odle, tutto in territorio altoatesino, oggi splendido parco naturale;
- il gruppo formato dallo Sciliar, dal Catinaccio e dal Latemar, a cavallo fra Alto Adige e Trentino;
- le Dolomiti di Brenta, le più occidentali, dove vive ancora l'orso bruno, tutte in territorio trentino;
- il Rio delle Foglie, uno straordinario canyon, unico al mondo, le cui stratificazioni rocciose dei più diversi colori e gli innumerevoli fossili di animali preistorici permettono di "leggere" come in un libro aperto la storia geologica della Terra.

La candidatura delle Dolomiti era arrivata in Spagna forte del parere positivo espresso nelle scorse settimane dall'IUCN (l'Unione mondiale per la conservazione della natura), l' organismo internazionale incaricato di esaminare in prima istanza e candidature dei beni naturali Unesco. Sinora in Italia il riconoscimento come bene naturale era stato assegnato solo alle Isole Eolie.

"Un sogno cullato da tanto tempo, trova realizzazione". Lo dice l'alpinista Reinhold Messner sulla decisione di inserire le Dolomiti tra i patrimoni dell'umanità tutelati dall'Unesco. "Mi auguro - dice Messner - che le Dolomiti possano essere viste con nuovi occhi - come forma del Creato e come immensa ricchezza per tutti noi e non come una pura attrazione da cartolina o per Internet, per attirare solo un turismo di massa. In questo caso l'intenzione dell'Unesco otterrebbe un fine opposto. La consapevolezza di questa eredità affidataci ci impegna direttamente ad assumerci delle responsabilità nei confronti di questo patrimonio e ci garantisce la presenza di un turismo maggiormente consapevole e sostenibile".

Il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo ha parlato di una giornata "importante per l'Italia e il suo ambiente", sottolineando in una nota come il riconoscimento Unesco per le Dolomiti sia anche "la conferma di un modello vincente nelle politiche di conservazione e tutela dei beni ambientali".

"Le Dolomiti sono un unicum che collega regioni e province diverse nel quale è stato costruito un sistema che coniuga positivamente sviluppo e tutela ambientale", spiega Prestigiacomo. "Un esempio che dobbiamo moltiplicare perché rappresenta una delle chiavi di volta del futuro del nostro paese".

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