Sciare sulle grandi isole del Mediterraneo, in Sardegna aspettando la riapertura di Bruncu Spina

Bruncu Spina 2023
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Diego Giua

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Sciare sulle grandi isole del Mediterraneo, in Sardegna aspettando la riapertura di Bruncu Spina

Una crociera virtuale tra le grandi isole mediterranee alla scoperta di suggestive piccole stazioni sciistiche vista mare: la seconda tappa è in Sardegna tra le alture del Gennargentu.

Dalla Corsica alla Sardegna il passaggio in mare è breve, più ampie le differenze orografiche, con la Sardegna che, nonostante maggiori dimensioni, presenta catene montuose di più modesta altitudine.

L’attività sciistica è da sempre concentrata nell’area di maggior elevazione del Gennargentu. Le località di S’Arena, Monte Spada e Separadorgiu rappresentano modesti campi scuola, alcuni non più attrezzati nemmeno con manovie e tapis roulant. Un ritorno allo sci delle origini in cui, con l’arrivo della neve, bastava ritrovarsi su alcuni brevi prati inclinati per fare pratica e imparare i primi rudimenti sciistici. In fin dei conti la storia sciistica italiana è iniziata proprio in questo modo quando, alla fine dell’Ottocento, il pioniere italiano dello sci Adolfo Kind, decise di provare gli sci d’importazione norvegese sui pendii del Parco del Valentino di Torino.

Più attrezzata la località di Bruncu Spina, dove per decenni è stato attivo un apprezzato skilift. La località, tuttavia, è inattiva dal 2018, anno in cui si decise di sostituire la vecchia sciovia con una più confortevole seggiovia biposto che avrebbe dovuto dare maggior valorizzazione all’area turistica. La sostituzione dell’impianto di risalita non è stata inserita in un più ampio piano di sviluppo turistico dell’area con la conseguenza di aver realizzato un impianto che non dispone di adeguati servizi complementari. A completare il quadro, la difficile viabilità per raggiungere la stazione sciistica e i maggiori costi di gestione della seggiovia, che hanno determinato l’assenza di soggetti disposti a prendere in gestione l’area, se non in presenza di un corposo e costante contributo in conto esercizio da parte delle amministrazioni pubbliche locali.

Questa vicenda rappresenta un esempio emblematico di investimento affrontato senza un’attenta pianificazione e programmazione economico-finanziaria, situazione non isolata e che presenta casi analoghi anche in altre regioni italiane a maggiore vocazione sciistica. La programmazione si circoscrive spesso al solo costo dell’investimento il quale, se coperto integralmente da contributi pubblici a fondo perduto, viene giudicato vantaggioso senza considerarne un’adeguata analisi di futura sostenibilità economica. Ciò contempla non solo i costi di gestione, di manutenzione, i servizi complementari e l’accessibilità, ma anche le possibilità di fruizione in tutte le stagioni dell’anno. Soprattutto in una realtà con un numero ridotto di giornate di apertura invernali, inserita in un'area ad ampia frequentazione turistica estiva come la Sardegna.

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1 foto, ultima del Mercoledì 26 Luglio 2023

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