Valeria Ghezzi, Presidente Anef: "Aprire gli impianti il 7 gennaio? Sarà molto difficile"

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Valeria Ghezzi, Presidente Anef: "Aprire gli impianti il 7 gennaio? Sarà molto difficile"

Valeria Ghezzi, Presidente dell'Anef (Associazione Nazionale Esercenti Funiviari), ha illustrato quali sono tutte le problematiche legate all'apertura degli impianti di risalita e all'avvio della stagione invernale.

Dopo poco più di un mese, Valeria Ghezzi torna a fare il punto sulla situazione attuale del turismo di montagna e sulla data di inizio della stagione invernale che purtroppo è ancora incerta: “Vedo molto difficile l’apertura degli impianti di risalita il 7 gennaio. I contagi non sono calati, la situazione sanitaria non ci tranquillizza, ma soprattutto il Comitato Tecnico Scientifico non ha ancora approvato il protocollo sanitario. È necessario avere ospedali più vuoti, terapie intensive più libere e che i reparti covid tornino ad essere reparti di ortopedia. La speranza è quella di riuscire ad aprire gli impianti nella seconda metà di gennaio”.

"Purtroppo è veramente molto difficile riuscire ad avere un confronto. Abbiamo scritto al Presdente del Consiglio, al Ministro Boccia, al Ministro Speranza e al Ministro Franceschini, ma non abbiamo  avuto risposte. La Svizzera non ha mai chiuso e l’Austria aprirà. Spero che prima o poi si capisca che l’Italia non può essere l’unico territorio delle Alpi a restare chiuso. I francesi non hanno dato il via alla stagione invernale, ma hanno un obiettivo di riapertura e hanno  una chiarezza sui ristori. A noi manca anche questo. La situazione del nostro comparto, in questo momento, è davvero drammaticamente difficile. Nonostante ciò, siamo tutti pronti per aprire quando avremo delle risposte".

"Dai conti che ho fatto, sul piano economico conviene aprire, se si riesce a farlo, entro fine gennaio o al massimo ai primi di febbraio. Se si andasse oltre non converrebbe più. Intanto per un motivo strettamente economico: non guadagneremmo, ma potremmo ridurre i debiti. Poi, per tenere in vita le nostre stazioni dando lavoro alla nostra gente e mantenere la montagna in vita. Noi vogliamo aprire, faremo il possibile e anche l’impossibile, seppure tra mille incertezze, però non vogliamo e non dobbiamo illudere nessuno".


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