Una chiacchierata con Roberto Malossi, giovane imprenditore e producer di SnowWeek

Da 10 persone a oltre 1500, direi che la voce si è sparsa parecchio!
In università ci conoscevamo tutti (oggi si direbbe che eravamo degli influencer), era un ambiente praticamente familiare, ad esempio la copisteria di zona era sponsor dell’evento e l’università ci lasciava promuovere all’interno. Oggi l’evento è molto più strutturato e abbiamo una pianificazione media perfezionata negli anni e sempre in aggiornamento con i trend del momento.

Cosa ha trasformato un gruppo di amici in un evento continuativo e organizzato?
A mio avviso il successo di SnowWeek si basa su 3 punti: un programma studiato su misura per il target in una località di livello, un’ampia rete di promozione multimedia e costi adatti alle tasche dei giovani.

Tutto sempre con grande impegno volto a creare un’esperienza. Un’esperienza unica e imperdibile, e unicità e irrinunciabilità sono caratteristiche fondamentali nel turismo esperienziale e nei viaggi evento, settori turistici dei quali SnowWeek è stato precursore.

Cosa ci aspetta per l’edizione 2016?
Il programma è studiato per un pubblico trasversale in termini di età e passioni: giovani dai 18 ai 35 anni, appassionati di sport invernale o amatori, provenienti da tutta Italia e anche dal mondo, grazie agli studenti in Erasmus presenti. Se vieni a SnowWeek potrai effettuare un test tavole e gareggiare ad un contest di snowboard a premi, sciare di notte e divertirti a #scendila, la pista da scendere con ogni mezzo possibile. Gusterai una cena in baita con salita in gatto delle nevi e serate a tema come l’Oktoberfest night. Ti scatenerai a party tutte le sere con guest come i Datura, dj Slait e djs da tutta Italia, sempre diversi ogni sera.

Ho visto che oltre all’evento principale avete organizzato altri eventi in contemporanea a Marilleva 1400
Si, grazie ai brand Erasmus SnowWeek e il più recente SnowLatinWeek abbiamo creato 2 nuovi format paralleli e ampliato ulteriormente programmazione e target in età e provenienza geografica. In particolare quest’anno avremo studenti da oltre 30 nazioni diverse: Nuova Zelanda, Canada, Cina, India, Brasile… Ragazzi che vedranno per la prima volta nella vita le Alpi o addirittura la neve. Anni fa non avremmo mai immaginato che un giovane nel sole dell’estate australe vedesse una foto di un suo amico dall’altra parte del mondo sulle nevi di SnowWeek!

Si decisamente una bella immagine ma…raccontacela tutta non sarà sempre tutto rose e fiori. I ragazzi ne avranno combinata qualcuna no?
Di ogni: una volta un ragazzo è rimasto oltre un’ora dimenticato dagli amici su un terrazzino senza giacca, uno alle 4 di mattina cercava di convincere il direttore dell’hotel che la 313 era la sua camera, e in effetti era vero ma in un altro hotel. Alcuni portano gli sci e fanno talmente tanta festa da non usarli nemmeno una volta in 4 o 5 giorni.

Come vedi il futuro?
Vedo un turismo con più servizi e più personalizzati. Grazie all’esperienza maturata con SnowWeek, ho fondato la Contatto Consulting, ditta specializzata in produzioni di eventi e comunicazione, con la quale ho organizzato tour promozionali sulla neve; offro inoltre servizi di marketing nel settore intrattenimento e turismo esperienziale. Da anni è in crescita la richiesta non solo di servizi turistici più classici, ma anche di contenuti di qualità che rendano le sudate vacanza qualcosa di più di  riposo e intrattenimento: un’esperienza totalizzante) .Un’esperienza che lasci un segno duraturo e contribuisca anche solo un pochino una vita più serena. La serenità non è forse un desiderio che abbiamo tutti?

Penso proprio di si! Allora ti vedremo a SnowWeek 2016?
Certo, sarò il primo ad arrivare e l’ultimo ad andarmene.  Dal 7 al 11 dicembre Marilleva 1400 (TN) www.snowweek.it

Ciao e grazie della chiacchierata!