Finale amara per Deromedis: è 4° posto per il trentino nello skicross di San Candido

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Finale amara per Deromedis: è 4° posto per il trentino nello skicross di San Candido

Coppa del Mondo: il 22enne trentino sfiora il terzo podio della carriera, vince Howden. Sandra Naeslund imbattibile tra le donne, Jole Galli fuori ai quarti.

Un capolavoro azzurro solo sfiorato, sulla pista più temuta e difficile dell'intero panorama dello skicross mondiale.

Simone Deromedis avrebbe voluto regalare all'Italia una giornata indimenticabile, conquistando la prima vittoria in Coppa del Mondo sulla “Baranci” di San Candido, nel quinto appuntamento stagionale (il secondo consecutivo in Val Pusteria), riportando a casa un successo che mancava da quasi 19 anni, visto che sinora l'unico a trionfare nel massimo circuito era stato Karl Heinz Molling, il 10 gennaio 2004 a Pozza di Fassa.

E dopo un percorso davvero perfetto, dagli ottavi sino alla semifinale, le potenzialità sembravano esserci tutte per il più grande talento dell'ultima generazione, visto che il 22enne della Val di Non sembrava avere una marcia in più e, tra l'altro, il dominatore di gara-1, il leader di coppa Mathias Graf, era uscito ai quarti.

Nella finalissima, però, Deromedis si è trovato costretto a partire (a causa del suo tempo in qualificazione) dal cancelletto più “scomodo”, finendo subito in quarta posizione che, di fatto, è rimasta la stessa per lui sino al traguardo, alle spalle del canadese Reece Howden, alla settima perla in CdM (e ora al primo posto della generale), al giapponese Sugai secondo e al tedesco Bachsleitner terzo.

Podio numero 3 nel massimo circuito solo sfiorato, ma è davvero solo questione di tempo per il punto di riferimento della nazionale, al miglior risultato stagionale dopo un avvio complicato a causa di un infortunio alla caviglia patito due settimane prima dell'esordio a Val Thorens.

Si era fermato agli ottavi Edoardo Zorzi, out invece nel suo quarto di finale, per appena 4 centesimi, Dominik Zuech.

La gara femminile, of course, è stata un monologo di quella campionessa inarrivabile che risponde al nome di Sandra Naeslund: la fenomenale svedese, ieri per un soffio davanti a Fanny Smith, questa volta è tornata a creare un vuoto con tutte le rivali, a partire dalla svizzera che, però, ha commesso un grave errore sull'ultima curva della “Baranci”, regalando di fatto il secondo posto a Limbacher e venendo “tamponata” dall'altra austriaca Gigler, assieme alla quale salirà comunque sul podio con un terzo assegnato ex-aequo vista la circostanza sfortunata di un episodio davvero clamoroso, sottoposto alla review dei giudici prima della decisione di assegnare il podio ad entrambe.

Jole Galli, unica azzurra al via, non è riuscita ad esprimersi come 24 ore prima, quando era stata gran quinta; la livignasca non è mai entrata in gara nei quarti, chiudendo lontana dal pass per la semifinale.

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