Non vedi niente lì? Sentieri tra arti e filosofie del presente
Autore: Massimo Carboni
Anno: 2005
Prezzo: 16.00 EUR
Questo libro indaga il complesso rapporto tra le arti moderno-contemporanee e il pensiero filosofico. "Non vedi niente lì?", chiede Amleto alla Regina sua madre indicando il fantasma del Re assassinato. "Proprio niente", risponde lei. La stessa domanda sembra tormentare la filosofia al cospetto dell'esperienza estetico-artistica. Ancora un caso di cecità? Oppure è l'arte contemporanea (il 'glamour' autopromozionale, il feticismo ipertecnologico, la trasgressione patinata) a perdere in potenza simbolica e a non sapersi emancipare da una dimensione tutto sommato sociologica? Insomma, l'arte è tuttora un'esperienza decisiva? All'interno di questo scenario, dopo un 'crocevia' introduttivo già denso di spunti problematici, l'autore si inoltra in quattro sentieri corrispondenti ognuno all'opera di un grande filosofo - Deleuze, Gadamer, Gehlen, Merleau-Ponty - che ha vissuto un intenso rapporto con l'arte. Da Cézanne a Bacon, da Rothko a Pollock, dalla performance al teatro d'avanguardia, dalla musica al cinema e al sistema commerciale dell'arte, si apre un orizzonte di riferimenti che è la cifra stessa del passaggio che stiamo vivendo. E il percorso non va solo dalla filosofia all'arte, ma anche in senso inverso: ecco dunque i saggi su Malevic, Burri, Lo Savio e Castellani.
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