Quale certificazione seguire per scegliere al meglio i dispositivi resistenti al taglio

Quale certificazione seguire per scegliere al meglio i dispositivi resistenti al taglio
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Energiapura

Abbigliamentosicurezza in pista

Quale certificazione seguire per scegliere al meglio i dispositivi resistenti al taglio

La tragedia di Matilde Lorenzi ha riacceso le luci sulla sicurezza in pista e il tema dei dispositivi antitaglio è oggi più sentito che mai visto l’elevato livello di performance e quindi anche di pericolo a cui gli atleti odierni sono sottoposti. Ecco una breve guida per capire come muoversi tra i vari tipi di certificazione e a quali aziende affidarsi per la prossima stagione sugli sci in tutta sicurezza

Partiamo da un presupposto: non esistono, al momento, dispositivi di sicurezza in grado di garantire al 100% la protezione da taglio: piuttosto, si dovrebbe parlare di prodotti resistenti al taglio. La scelta di indossare capi di abbigliamento che riducano drasticamente i danni legati a un potenziale taglio da lamine di sci risponde alle esigenze degli atleti odierni di sentirsi al sicuro senza rinunciare ad adrenalina e velocità. In questo senso, pionieristica era stata a suo tempo l’idea di Energiapura nel 2014 di cominciare a lavorare su materiali "cut-resistant" pensati appositamente per gli sciatori. Da qui passi avanti se ne sono fatti e sempre più aziende si sono interessate alla questione, considerandola di vitale importanza, in particolare alla luce dei tragici incidenti delle ultime settimane.

Rimanendo nell’ambito sciistico, un valido esempio oggi ci è dato da Ironic che dal 1999 si occupa di produrre un abbigliamento tecnico di alta qualità utilizzando fibre in grado di modellarsi perfettamente attorno al corpo dell’atleta. In occasione dell’imminente inizio di stagione 2024/25 l’azienda italiana ha lanciato sul mercato la linea “I-Protect” per offrire baselayer termici e resistenti al taglio, ideali per chi vuole sciare in tutta sicurezza senza rinunciare alla comodità e al calore. Il completo è composto da leggins e maglia a maniche lunghe, disponibili sia per adulti sia per ragazzi dagli 8 ai 14 anni, e realizzati in materiali resistenti, ma allo stesso tempo morbidi, confortevoli e pure sostenibili grazie al brevetto I-Cone. Entrambi i pezzi sono certificati UNI EN 388:2009 Livello 3 ed EN ISO 13997 Livello B.

C’è tuttavia da tener presente che, benché la FIS renderà obbligatorio dalla stagione 2025/2026 l’utilizzo per gli atleti di Coppa del Mondo di tute intime omologate e resistente al taglio, manca ad oggi una certificazione affidabile e definitiva. Il test creato ad hoc dalla Federazione, che consiste nell’effettuare un unico taglio sul materiale utilizzando delle lamine di sci preparati in configurazione “Coppa del Mondo” aumentando pressione e velocità a ogni step, non è considerato definitivo e necessita ancora di alcune precisazioni.

Altro discorso è quello invece legato alle certificazioni già presenti da alcuni anni nell’Unione Europa e citate sopra, come la EN 388 (ultimo aggiornamento al 2016) che viene effettuata principalmente su guanti utilizzando piccoli dischi taglienti determinando un range che va dal 1° al 5° livello, in cui solo il superamento del 3° livello consente la sua immissione sul mercato commerciale continentale. Il test EN ISO 13997, invece, viene eseguito con una lama dritta e si prende in considerazione come misura la forza necessaria per tagliare il materiale: in base al livello di prestazione si ottiene una scala che va dal Livello A al Livello F. Questi due casi, che garantiscono un elevato grado di sicurezza, non sono tuttavia applicabili in ottica Coppa del Mondo in quanto validi solamente all’interno dell’Unione Europea. Non ci resta dunque che aspettare che la FIS determini in maniera più precisa e puntuale in che modo sarà svolto il test e scoprire quali aziende si contenderanno il monopolio.

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