Dainese e D-Air Ski, continuano i test sull'airbag nel paraschiena

back protector with inertial platform
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Dainese e D-Air Ski, continuano i test sull'airbag nel paraschiena

Prosegue la messa a punto del D-AIR Ski in vista delle Olimpiadi di Sochi. L’attività di raccolta dati per la definizione dell’algoritmo di attivazione, iniziata la scorsa stagione, prosegue a pieno ritmo: ad oggi sono state monitorate ben 160 discese, in varie condizioni e con diversi atleti, il che ha creato una banca dati sufficiente a definire la prima “release” dell’algoritmo di attivazione, l’”intelligenza” del sistema chiamato a riconoscere le condizioni di caduta e ad attivare l’air bag.

Sono molti gli atleti italiani coinvolti nel progetto, praticamente le punte di diamante dell'Italjet (vediamo nella foto Werner Hell), oltre alla squadra dei velocisti canadesi.
Stiamo parlando dell'airbag integrato nel paraschina degli sciatori e dell'avanzamento dello studio sull'algoritmo che dovrà scegliere il momento di apertura e attivazione del sacco di protezione.

L’ing. Alessandro Bellati responsabile tecnico del progetto D-air Ski: “Non è stato semplice definire la strategia di intervento dell’algoritmo. Dallo studio dei dati provenienti dai sensori della piattaforma inerziale e dal confronto con le immagini video della discesa collegata, è emerso con chiarezza che il confine tra la normale condotta di gara e una caduta non è, in molti casi, così netto. Solo l’attenta analisi dei dati raccolti ha consentito di definire l’algoritmo attualmente inserito nel software delle piattaforme date agli atleti, con una spia in grado di rilevare l’eventuale emissione del segnale di attivazione. In questa prima fase abbiamo adottato una taratura prudente, che lancia l’attivazione solo quando si è ragionevolmente sicuri che l’atleta sia davvero caduto”.

Una differente serie di test è invece in corso per la parte pneumatica (generatori di gas e sacchi), che è stata infatti oggetto di consistenti modifiche: il sacco è stato esteso sul torace, mentre è stato alleggerito sulla schiena dove è già presente il paraschiena. Ci sono inoltre nuove soluzioni per i generatori di gas e il percorso di gonfiaggio. E’ stato anche ridotto il peso complessivo del sistema. Su di esso si concentrano ora i test ergonomici con gli atleti coinvolti, che saranno chiamati a collaudare e dare l’approvazione ai vari step di evolutivi.

In questa fase di sviluppo del progetto sono stati fondamentali il supporto della FIS e la sensibilità dei team e degli atleti della Coppa del Mondo: da questa stagione è stato autorizzato l’impiego dei paraschiena con piattaforma inerziale anche durante i giorni di gara e non solo durante le prove, il che permette di poter ampliare in modo importante la base di dati per la taratura dell’algoritmo. Un’ulteriore conferma dell’attenzione della FIS e di tutto il mondo dello sci alpino alla sicurezza degli atleti, per la quale Dainese mette a disposizione la sua più avanzata tecnologia protettiva.

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