Lillehammer, 1994. Le cinque medaglie di Manuela Di Centa

Lillehammer 1994
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Lillehammer, 1994. Le cinque medaglie di Manuela Di Centa

Lillehammer, paese della Norvegia,  fu la località scelta per le Olimpiadi Invernali del 1994. Parteciparono 1737 atleti di cui 1216 uomini e 521 donne che rappresentavano 67 nazioni. Nei quattordici giorni di competizione furono disputate 61 prove per 6 specialità sportive e  furono assegnate 183 medaglie.

Gli sport in programma erano sei. Le prove continuarono a subire un forte aumento arrivando a 61. Ne furono aggiunte quattro: i 1000m femminile e i 500 maschile nello short track, mentre nel freestyle la prova di salto maschile e femminile. Cinque furono invece le prove modificate: nel biathlon, la staffetta 3x7,5 femminile fu sostituita dalla 4x7,5; nel salto le prove del 120m individuale e a squadre, insieme al 90 m in combinata individuale e a squadre, subentrarono a quelle dal trampolino di 70m e alle prove a squadre dal 90m.

A causa del ritorno della Witt, di Boitano, della Torvill e di Dean, le Olimpiadi di Lillehammer furono soprannominate “I Giochi delle vecchie glorie”. Katarina Witt pattinò sulla musica di “Where have all the flowers gone”, ma quella canzone pacifista non entusiasmò affatto i giudici. Le sue prestazioni non erano più paragonabili a quelle del 1984 e del 1988 cosi l’atleta tedesca terminò la gara al settimo posto.

Christofer Dean, vincitore di quattro titoli di campioni del mondo e del titolo olimpico a Sarajevo nel 1984, pattinò nuovamente in coppia con la sua partner Torville con la quale si classificò al terzo posto. I russi Grischtchuck e Platov furono dichiarati campioni olimpionici davanti ai suoi connazionali Usova e Zhulin, già campioni del mondo in carica.

Nel pattinaggio di velocità, la medaglia d’oro fu conquistata dal norvegese Johann Olav Koss che stabilì il primato mondiale nei 1500m con un tempo di 6’34”96. Il giovane atleta si classificò secondo nei 10.000m ottenendo così la medaglia d’argento.

Anche in questa edizione delle Olimpiadi, l’Italia dimostrò di essere una delle nazioni più competitive classificandosi al quarto posto della classifica ufficiale per nazioni. Protagonista indiscussa nello sci di fondo fu Manuela Di Centa che vinse 5 medaglie in 5 gare, un record mondiale. L’azzurra vinse due medaglie d’oro nella 15km e nella 30km, 2 medaglie d’argento nella 5km e nella combinata nordica ed una medaglia di bronzo nella staffetta 4x5km. Nello stesso anno conquistò la sua prima Coppa del Mondo.

Sempre nella disciplina dello sci di fondo, nella staffetta maschile dei 4x10km, la squadra composta da Maurilio De Zolt , Marco Albarello, Giorgio Vanzetta e Silvio Fauner vinse a sorpresa la medaglia d’oro. Anche nello sci alpino l’Italia è andata alla conquista di medaglie. Nel circo azzurro, Alberto Tomba si classificò al secondo posto nello slalom speciale lasciando la medaglia d’oro all’austriaco Thomas Stangassinger.

Nel circo rosa, invece, Deborah Compagnoni si impose nello slalom gigante conquistando il suo secondo oro olimpico. Nelle discipline veloci, il talento delle azzurre è l’altoatesina Isolde Kostner che vinse due medaglie di bronzo nel superG e nella discesa libera.

Alla fine dei Giochi, l’Italia conquistò 7 medaglie d’oro, 5 d’argento e 4 di bronzo. La Russia fu invece la nazione che si classificò al primo posto seguita dalla Norvegia e dalla Germania.

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