La gioia e la commozione di Omar Visintin: "Un momento che aspettavo da otto anni"

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Snowboardpechino 2022

La gioia e la commozione di Omar Visintin: "Un momento che aspettavo da otto anni"

L'impresa di bronzo per il veterano azzurro, che ha scritto la storia della disciplina a livello maschile con la prima medaglia olimpica. Il recupero dopo la caduta di due mesi fa a Montafon e... la prova in coppia con Michela Moioli (che sta meglio) tra due giorni!

Non era mai stato troppo fortunato nelle precedenti edizioni olimpiche, ma sulla pista di Zhangjiakou aveva già dimostrato di trovarsi benissimo a fine novembre, nella pre olimpica di apertura della Coppa del Mondo dove fu secondo.

Poi l'infortunio al braccio (con importante commozione cerebrale) i primi di dicembre e per Omar Visintin quella ai Giochi Olimpici è diventata una rincora disperata. Conclusa con un capolavoro, il bronzo nella finale di uno snowboard cross che per l'Italia significa storia, visto che l'altoatesino ha portato la prima medaglia alla squadra azzurra per quanto riguarda il settore maschile, in cinque edizioni olimpiche. “Aspettavo questa medaglia da otto anni, a Sochi 2014 arrivai da favorito e poi venni eliminato nei quarti, anche a PyeongChang 2018 successe la stessa cosa e uscii addirittura prima. Adesso sono arrivato un po' meno favorito, ma sapevo di avere buone frecce al mio arco – ha raccontato a fisi.org Omar dopo la cerimonia del podio - Sono partito nella big final con la consapevolezza che avrei potuto giocare le mie carte, poi raggiungere il podio è una cosa diversa”.

Sull'onda di questa medaglia, ora si concentrerà sulla prova a squadre in coppia con Michela Moioli, a caccia di un'ulteriore alloro anche per compensare la delusione della bergamasca nella giornata di ieri. L'Italia, nella gara prevista sabato, parte indubbiamente tra i team favoriti anche per il titolo. “Adesso ci riposiamo qualche ora per goderci questo risultato, da domani ci concentriamo sulla prova a squadre dove siamo fortissimi e in lizza per un'altra medaglia – continua Visintin - Non essendo il più forte su una partenza molto tecnica dove ogni piccolo errore ti costa tanto tempo, ho pensato di passarla in sicurezza per prendere i miei rischi successivamente, perchè sapevo di avere la possibilità di recuperare terreno e posizioni”.

L'azzurro poi vira le sue attenzioni sullo spaventoso incidente e conseguente infortunio di dicembre, in cui ogni speranza sembrava perduta. “L'infortunio al gomito di dicembre è stata una mazzata perchè ho pensato di dover rinunciare alle Olimpiadi, invece la Commissione Medica FISI è riuscita a fare un miracolo, e quando mi è stato detto che sarei partito per la Cina, ho pensato esclusivamente alla pista. Certamente il braccio non è al massimo, ma tanto mi è bastato per mettermi al collo il bronzo”.

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