Le lacrime del Razzo nazionale: "Era un sogno chiudere la carriera con un'altra medaglia olimpica, ci ho creduto"

Le lacrime del Razzo nazionale
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Le lacrime del Razzo nazionale: "Era un sogno chiudere la carriera con un'altra medaglia olimpica, ci ho creduto"

La commovente intervista di Giuliano Razzoli, di nuovo il miglior azzurro (8°) in uno slalom olimpico che lascia l'amaro in bocca per quei 26 centesimi di troppo. Poi l'annuncio del "Razzo": "Andrò avanti un'altra stagione". Italsci maschile a secco (a livello di gare individuali) per la seconda edizione consecutiva dei Giochi, ora bisognerà riflettere. Le dichiarazioni anche di Sala e Vinatzer.

Un'altra Olimpiade senza medaglie dallo sci alpino maschile, la sentenza è definitiva dopo lo slalom che oggi ha visto Giuliano Razzoli, a 37 anni, fare sperare sino alle ultime discese, per poi chiudere ottavo a 26 centesimi dal bronzo.

Se ne parlerà tanto nelle prossime settimane, perchè evidentemente qualche errore di programmazione (a partire dai soli sette posti in contingente) è stato fatto, ma nell'immediato post slalom di Yanqing, sono un colpo al cuore le parole proprio del “Razzo”, l'ultimo campione olimpico italiano, ormai 12 anni fa.

Aveva deciso di proseguire un'altra stagione, nonostante le difficoltà delle precedenti, per inseguire quel sogno e il campione reggiano non è andato lontano, anzi, da firmare un capolavoro da medaglia. Al parterre, nell'intervista concessa in diretta a Rai Sport, la sua commozione è stata evidente. “Ci credevo, sapevo di poterlo fare – le parole di Giuliano – Non è stato abbastanza, appena 26 centesimi, ma sono stati più bravi i primi. Ho perso un appoggio in alto, credo mi sia costato 3 decimi perchè non ho fatto velocità nelle porte successive. Poi ho sciato bene, ma...

Era un sogno finire con un'altra medaglia olimpica, non dovrei essere triste perchè ho fatto una bella gara, credo avrei meritato di chiudere la mia avventura con una soddisfazione del genere, ma lo sport è questo, insegna a credere nei sogni.

Ho sentito una forza particolare dal supporto di tante persone, sapevo che sarebbe stata la mia ultima Olimpiade e sono felice da un lato di aver dato il meglio. Il mondo dello sci e l'Italia erano con me, penso di aver regalato ancora emozioni”.

Poi l'annuncio, tramite l'ufficio stampa della FISI: "Con una medaglia avrei salutato probabilmente lo sci, ora voglio lasciare con un altro podio e con Kitzbuehel ho un conto in sospeso. Andrò avanti anche l'anno prossimo".

Alex Vinatzer ha chiuso il suo secondo slalom olimpico con l'uscita nel finale della 2^ manche, quando stava tentando la rimontona. “Vedendo i tempi, ero abbastanza veloce ma in realtà sentivo di aver tribolato ancora, perchè qui ho fatto tanta fatica ad adattarmi alla neve così aggressiva – l'analisi del gardenese – C'è solo da imparare, magari su nevi europee andrà meglio, ma ci tenevo tanto e sono deluso, non posso nasconderlo. Per fortuna c'è il team event, abbiamo una squadra forte”.

Tommaso Sala, 8° dopo la prima manche, ha perso 3 posizioni nella seconda. Un altro bel piazzamento, anche se ai Giochi contano solo le medaglie e il brianzolo ne è consapevole. “Per la prima volta sono emozionato dopo una gara – racconta Tommy, all'esordio olimpico – perchè ci ho creduto, essendo così vicino. Già alla quarta porta ero sotto al palo, non sono riuscito a fare velocità, ma ho dato tutto me stesso”.

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