TEST: Salomon BBR 8.9

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Federico Casnati

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TEST: Salomon BBR 8.9

Il prodotto più chiacchierato e scrutato della gamma Salomon è passato sotto i nostri scarponi.
Dopo un momento di assestamento alle sciancrature così estreme, rispetta ogni promessa. Ecco come va.

Bisogna precisare, come avevamo già fatto in sede di presentazione del prodotto, che lo sci è prodotto in due diverse versioni: una più sciancata ed estrema (il BBR 8.9) ed una più stretta e leggera (il BBR 7.9).
Ovviamente oggetto del nostro test è stata la prima versione, il BBR 186cm di lunghezza con  una spatola di 147 mm e un centro di 88mm e la coda pintail a V, il tutto con raggio di 13 metri!

Il BBR è inizialmente pensato come uno sci per galleggiare nella neve fresca ma anche per essere apprezzato in pista.E scesi in pista ci si sente inizialmente sperduti: le due spatolone traballano un po' e sbattono tra di loro tanto son grandi.
Il raggio stretto non va d'accordo con la vista di quelle spatole: ci si prepara per una curva lunga e in realtà finisce subito.
Dopo una pista invece socca l'amore.

L'anima totalmente in legno garantisce una stabilità elevata (dopo aver accettato le spatole da quasi 15 cm) degna di qualsiasi racecarver, le sensazioni sono ottime e sul battuto si riesce a sciare come con qualsiasi altro sci.
Aumentando il ritmo e restringendo il raggio si riesce persino a fare qualche curva da slalom, senza fare spigolo-spigolo, ma si riesce a curvare a raggi veramente ristretti, sbalordendosi di cosa i tecnici Salomon sono riusciti a creare.
In pista l'unico aspetto che differenzia il BBR dagli altri sci è l'impostazione di inizio curva, che è penalizzata non per la difficoltà di gestione della grande spatola, quanto da quella sensazione di leggera instabilità data dal connubio rocker-spatola estrema.
In fuoripista leggero riesce a piacere a chiunque, rendendo facile la sciata a anche a chi non ha nessuna base di sicata in neve fresca: fino ai 30-40 cm di fresca si va alla grande senza tante differenze con la pista, grazie alla galleggiabilità garantita dalla sciancratura.

L'aspetto che ci preme sottolineare è invece la piacevolezza della gestione della sciata sulle piste estremamente rovinate e distrutte, come le classiche giornate di super affollamento, nelle giornate di neve fresca in pista, o anche nel bordopista ghiacciato dopo qualche giorno rispetto all'ultima nevicata.In queste situazioni dove il 90% degli altri sci va in crisi e non permette di godersi la giornata, il BBR ti porta a fine pista con il sorriso sulle labbra.

La promessa di stupire tutti si è avverata.

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