L'edizione 2013 dell'Adamello Ski Raid, la classica competizione a squadre di sci alpinismo disputatasi domenica 7 aprile e valida sia come prova del circuito internazionale La Grande Course sia come gran finale del circuito Coppa delle Dolomiti, va agli extraterresti Bon Marion-Jacquemod al maschile e Mirò-Roux al femminile. La competizione è stata dominata dai Francesi che hanno conquistato la vittoria lungo i 43 Km del percorso, attraverso gli spettacolari canali del Passo di Cresta croce, del Passo degli Inglesi e le roccette dell’Adamello, per un dislivello complessivo in salita di 4000 metri e in discesa di 4380 metri.
I fuoriclasse hanno dimostrato per l'ennesima volta di essere su un altro pianeta rispetto a tutti gli avversari. Coppie fisse quest'anno in tutte le competizioni di rilievo i francesi Mathéo Jacquemod e William Bon Mardion in campo maschile e il duo franco-iberico composto da Laetitia Roux e Mireia Mirò hanno dominato. Sono le prestazioni cronometriche a parlare più di ogni cosa, seppure le difficili condizioni meteo abbiano rallentato le loro performance: i francesi hanno chiuso con il tempo di 5h16'25”, mentre le due extraterrestri hanno impiegato 6h29'24” (timing poi aumentato dai giudici di 3 minuti per irregolarità nel materiale in dotazione).
I quattro riconfermano la leadership del circuito La Grande Course, totalizzando tutti l'identico punteggio, mentre la Coppa delle Dolomiti con questa gara ha assegnato i titoli 2013, andati a Matteo Eydallin e a Francesca Martinelli. Il piemontese di Salice d'Oulz, assieme al compagno dell'Esercito Damiano Lenzi ha chiuso l'Adamello Ski Raid in seconda posizione, tentando il tutto per tutto e riuscendo pure a recuperare nel finale, chiudendo con un distacco di 5 minuti e 32 secondi dai vincitori, mentre la Martinelli, in coppia con la bormina Silvia Rocca, ha terminato in terza posizione alle spalle delle giovanissime 21enni Axelle Mollaret e Jennifer Fiechter.
Il meteo non è stato certo benevolo, con una fitta nebbia che ha accompagnato lo start dato in località Tonalina e più o meno intensamente tutta la gara dei 700 partecipanti, fortunatamente senza nevicare. Nuvole che non hanno scoraggiato i tanti appassionati saliti in quota a Cima Presena per seguire le gesta dei tanti campioni, con oltre 1000 i passaggi fatti registrare dalla telecabina Paradiso.
La partenza in località Tonalina (stazione intermedia da Ponte di Legno al Tonale a quota 1630 metri) era tra le novità di quest'anno, con la possibilità di disputare il primo tratto si della gara lungo le piste che portano al Tonale, consentendo anche l'allungamento della coda del gruppo fino a raggiungere Passo Presena (2296 metri) percorrendo il versante Paradiso. Al cambio assetto i partecipanti sono poi scesi verso il rifugio Mandrone, per risalire verso il suggestivo Passo Tre Denti, con 500 metri di dislivello e continue inversioni.
Dopo un leggero dislivello verso Passo Bedole (3150 metri), l’attraversamento del ghiacciaio del Pisgana fino a Passo Venerocolo, per scendere verso il rifugio Garibaldi in un tratto con 500 metri di dislivello senza particolari difficoltà. Dal Garibaldi (2548 metri) la gara si è spostata sul versante nord dell’Adamello, percorrendo sci nello zaino il tratto attrezzato del Passo degli Inglesi. I concorrenti hanno poi proseguito fino alla base delle Roccette dell’Adamello raggiungendo la vetta, il punto più alto della gara (3539 metri). Dopo il cambio assetto, la discesa lungo il versante sud fino a raggiungere la base del ghiacciaio del Pian di Neve, percorrendolo fino ai piedi di Cresta Croce, quindi una breve salita per raggiungere il suggestivo passaggio di Cresta Croce (3300 metri), conosciuto per la croce in granito posata in occasione della visita di Papa Giovanni Paolo II. Ancora una discesa sul ghiacciaio passando per il rifugio Lobbia (3045 metri), dirigendosi poi verso sud-ovest per l’ultima salita nella valle che porta ai 3200 metri di Passo Valletta. Da questo punto è iniziata la sospirata discesa del Pisgana che ha portato gli atleti sul traguardo di Ponte di Legno (1250 metri).
LE INTERVISTE
William Bon Mardion: “Una gara dura, che abbiamo controllato nella prima parte, incrementando poi il ritmo. Due anni fa ottenni il terzo posto, questa volta è arrivata la vittoria, che sigilla una super stagione anche se non è ancora finita”.
Mathèo Jacquemod: “E' la prima volta che partecipo a questa gara. Una grande competizione molto lunga e impegnativa. Con William abbiamo subito trovato il passo giusto, staccando gli avversari”.
Matteo Eydallin: “Mia madre mi ha detto che se arrivo ancora dietro ai francesi va all’anagrafe e mi cambia nome facendomi chiamare Secondo. Il fatto è che quest’anno non riusciamo proprio a batterli. Peccato. Ho chiuso sul secondo gradino del podio come due anni fa, ma mi consolo con la vittoria in Coppa delle Dolomiti. E' sempre un risultato prestigioso”.
Damiano Lenzi: “Abbiamo cercato di marcare stretto i francesi sino all'inizio della seconda salita, poi abbiamo preferito non forzare per non andare fuori giri in una gara così impegnativa. I nostri avversari sono troppo forti in questo momento”.
Alex Salvadori: “Io e il mio compagno Thomas siamo sorpresi e felici per questo risultato. Ci eravamo preparati bene ma non pensavamo di andare così bene. Abbiamo preferito partire cauti incrementando il ritmo nella seconda parte. Una tattica che si è rivelata azzeccata”.
Thomas Martini: “Siamo sesti, ma terzi come squadra non professionistica. Voglio ringraziare Romano, gestore del rifugio Caduti dell’Adamello, alle Lobbie, che ci ha dato una grossa mano ospitandoci al rifugio che si trova a 3000 metri ed in quota abbiamo potuto affinare la nostra preparazione, indispensabile per questo tipo di gare”.
Mireia Mirò: “Come vincitrici dell'ultima edizione eravamo le favorite, ma ripetersi non è mai facile anche perché questo tracciato è lungo con notevoli dislivelli. Non posso che essere soddisfatta”.
Laetitia Roux: “Con Mireia ci siamo trovate bene anche oggi, dimostrando feeling e un buon equilibrio tecnico e gestionale. Una vittoria all'Adamello Ski Raid ha un sapore particolare perché si tratta di una competizione davvero impegnativa”.
Francesca Martinelli: “Questa gara è faticosissima e arrivare al traguardo è sempre una grande soddisfazione, così come la seconda vittoria consecutiva in Coppa delle Dolomiti. Sono felice”.
Approfondimenti
BOLLETTINO NEVE
LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
---|---|---|
Selva di Val Gardena | 79/79 | 50-50 cm |
Gressoney-La-Trinitè | 10/11 | 20-40 cm |
Obereggen | 19/20 | 10-40 cm |
Passo Rolle | 23/23 | 15-40 cm |
Passo Costalunga | 13/13 | 80-130 cm |
Courmayeur | 18/18 | 35-40 cm |
San Martino di Castrozza | 23/23 | 15-40 cm |
Andalo | 20/20 | 35-45 cm |
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