La stazione sciistica di Garessio 2000 è posta a 12 Km dal centro di Garessio sul Colle di Casotto a quota 1370 mt. Domina le due vallate della Valle Tanaro e della Valle di Casotto e dall'alto della cima del monte Berlino la vista spazia anche verso il mare della Riviera di Ponente. Uno spettacolo inusuale e di certo accattivante per gli sciatori. Nelle giornate in cui il cielo è più terso si può scorgere anche la sagoma della Corsica. Dal 2001 il suo comprensorio sciistico viene gestito da una cooperativa composta da ex dipendenti delle società di gestioni precedenti e maestri di sci; La nuova gestione sembra intenzionata a rilanciare la stazione del Colle Casotto, che oggi offre cinque impianti di risalita che servono circa 30 Km. di piste.
La nascita della stazione sciistica risale agli anni settanta, a carico di un imprenditore genovese che costruì una struttura alberghiera sul versante del colle che guarda verso l'abitato di Garessio in una posizione gradevole e soleggiata, oltre che al riparo delle continue variazioni climatiche prerogativa questa della colla di Casotto. Parallelamente alla costruzione dell'albergo si provvedette alla realizzazione di due sciovie nei pressi dell'area recettiva e di altre due sciovie sul versante del colle che guarda la valle di Casotto.
Gli anni settanta caratterizzano la crescita del comprensorio, anche solleticati dall'idea di creare una piccola "Cortina sul mare"; in questo periodo furono portate a termine l'illuminazione artificiale delle piste servite dalle sciovie più basse, la costruzione di una "cestovia" che dall'albergo portava in cima al monte Berlino dal quale partivano una serie di piste da sci che oltre ad unire in modo intelligente i vari impianti sfruttavano in modo accorto sia il profilo che l'esposizione della montagna. Anche le discrete precipitazioni nevose in quegli anni contribuirono notevolmente allo sviluppo della nuova "Garessio 2000".
Durante gli anni '90 una brusca diminuzione delle precipitazioni nevose e la crisi del settore hanno fatto mettere in dubbio la bontà del progetto originario, fino a convincere l'amministrazione pubblica a cedere la gestione ai privati.
Giorgetto Giugiaro descrive così la sua terra natale: "E' per pochi intenditori, che amano le cose semplici, dalla cucina ai sentieri, alle cime dove puoi vedere il mare anche quando vai a sciare".
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