Funivia Stresa-Mottarone, la regione si fa da parte

Funivia Stresa Mottarone
Piemonte

Funivia Stresa-Mottarone, la regione si fa da parte

Futuro ancora incerto per la funivia del Mottarone, sebbene non più tardi dello scorso gennaio il presidente della Regione Piemonte e l'assessore al Turismo, avevano annunciato che le casse della regione e dell'Unione europea avrebbero garantito le risorse necessarie a coprire la quota principale dei costi di rinnovamento e revisione della funivia Stresa-Mottarone. I 2 milioni di fondi Fas dell’Unione europea assicurati a metà gennaio sono in poco tempo diventati 1 milione e 750mila, meno della metà dei 4 necessari per il primo lotto dei lavori di rinnovamento tecnologico e, come se non bastasse, nei giorni scorsi la stessa Regione ha addirittura annunciato di voler cedere la proprietà dell'impianto al comune.

"Se vogliono cedermi un bene devono cedermelo in ordine, non me lo possono passare con meno della metà della cifra necessaria solo per il primo lotto", è il commento a caldo del sindaco, Canio Di Milia. "La questione della proprietà – rettifica il presidente del Consiglio regionale, Valerio Cattaneoera stata superata a suo tempo: la Regione ha già messo a disposizione un milione e 750mila euro, ora si tratta di trovare il modo di finanziare la parte mancante". "La Regione – commenta il presidente della Provincia, Massimo Nobiliparli ad una voce sola e, soprattutto, lo faccia chiaramente. Se non ci fossero le risorse per mantenere in funzione la funivia, lo si dica chiaro. Non è possibile che a gennaio gli assessori ci diano delle assicurazioni e un mese dopo due funzionari dicano l’esatto contrario".

Già nel gennaio del 2010 sembrava che ci fossero le condizioni per dare il via all'appalto per il rinnovo dell'impianto ma alla fine si decise di fare ricorso alla proroga biennale dell'USTIF, l'ufficio del Ministero dei Trasporti, fino alla primavera del 2012.  La gara per il rifacimento dei lavori, che ammonterebbero a circa 4-5 milioni di Euro, non è mai neanche partita e lo scorso anno l'ulteriore proroga concessa con un decreto è sembrata una vera manna dal cielo.   Adesso il 30 aprile 2013, data entro la quale scade l'ultima proroga concessa dall’Ustif, sembra avvicinarsi a grandi passi senza che nessuno possa intraprendere nuove azioni.  Tecnicamente, secondo il sindaco, ci sarebbe la possibilità di una ulteriore proroga a condizione di avere i soldi (4 milioni) disponibili e il progetto pronto e con l’impegno a ultimare il primo lotto entro un anno.

Nel frattempo il Tribunale di Verbania, ha bloccato la procedura di esecuzione di sfratto degli impianti di risalita del Mottarone di proprietà della società S4.  La vicenda era emersa quando la famiglia Borromeo, titolare della proprietà dei terreni su cui vi sono le piste da sci della baby e della selva, aveva dichiarato morosi i gestori degli impianti per il mancato pagamento del canone di affitto di locazione dei terreni. Sulla vicenda, l’amministrazione comunale aveva adottato un provvedimento con il quale poneva questi terreni ad uso civico per la pratica dello sci alpino. E per effetto di quest’ultimo decreto approvato dal parlamentino comunale il tribunale di Verbania ha sospeso l’esecuzione dello sfratto previsto a fine Febbraio 2013.

“Con il provvedimento adottato dalla nostra amministrazione – ha detto il primo cittadino di Stresa Canio Di Milia – abbiamo scongiurato di fatto la chiusura delle attività sciistiche al Mottarone che altrimenti sarebbero terminate quest’oggi. Ancora una volta la nostra amministrazione ha voluto tutelare un importante area del nostro territorio, sia da un punto di vista turistico sia da un punto di vista occupazionale, nonostante permangano ancora pesanti incertezze sul futuro della funivia”.

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