Mottarone 1935, il primo slalom gigante della storia

Mottarone 1935, il primo slalom gigante della storia
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Davide Franchi

Sci AlpinoStoria dello sci

Mottarone 1935, il primo slalom gigante della storia

Nel prossimo week-end partirà la Coppa del Mondo di Sci Alpino con il tradizionale doppio appuntamento di slalom gigante femminile e maschile di Soelden. Una disciplina nata nel nostro Paese in maniera curiosa, con le gare internazionali disputate al Mottarone il 19 gennaio 1935.

Sul Ghiacciaio Rettenbach di Soelden è tutto pronto per il classico slalom gigante che apre la Coppa del Mondo di Sci Alpino. Il gigante, pur essendo la base per avviarsi all’agonismo e competere in tutte le altre discipline, ha origini più recenti dello slalom e della discesa libera. L’introduzione ufficiale da parte della FIS avviene nel 1950 in occasione dei Mondiali di Aspen, in Colorado; il 1952 è invece l’anno del debutto olimpico a Oslo. Per trovare le origini della disciplina dobbiamo, però, andare indietro sino al 1935, quando, nel nostro Paese, si disputano le prime gare internazionali di slalom gigante.

Non esistendo ancora la Coppa del Mondo di Sci Alpino, sulle Alpi è in calendario un circuito di importanti gare internazionali. Tra il 18 e il 20 gennaio 1935 al Mottarone, è in programma la disputa della Coppa d’Oro del Duce, in cui sono previste gare di sci di fondo, salto con gli sci e discesa libera. Per l’evento vengono investite 110 mila lire (circa 130.000 € di oggi) necessarie alla costruzione del trampolino per il salto e delle tribune, realizzati in tubi in ferro forniti dalla Fratelli Innocenti di Milano. La ferrovia a cremagliera Stresa-Mottarone trasporta gratuitamente in vetta gli oltre 500 quintali di materiale.

Sulla montagna che domina il Lago Maggiore e il Lago d’Orta, offrendo uno splendido scenario panoramico sulla pianura lombardo-piemontese e sulla catena alpina, tutto è ormai pronto per ospitare l’evento. Tuttavia, l’avvio dell’inverno 1934/1935 non è dei migliori per via di un innevamento che scarseggia. Davvero una brutta notizia per il comitato organizzatore dopo i tanti sforzi e gli onerosi investimenti sostenuti.

Il 19 gennaio è il giorno della discesa libera, ma a causa della poca neve non è possibile garantire il tracciato originariamente previsto. Gli organizzatori riescono a preparare una pista lunga appena più di un chilometro, decidendo di stabilirvi dei passaggi obbligati e di disputarvi la gara in due manches. È così che a causa della scarsità di neve e di un pendio un po’ troppo corto, si svolge il primo slalom gigante della storia dello sci.

La soluzione ottiene un insperato apprezzamento e viene riproposta il 12 febbraio sulle nevi di Cortina d’Ampezzo. Il 19 marzo la disciplina ottiene la definitiva consacrazione con il “gigantissimo” sul Ghiacciaio della Marmolada, lungo oltre 5 km con 50 porte e più di 1.200 metri di dislivello.

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